La preghiera a Roma per il carabiniere ucciso

La Messa nella chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini, antistante alla caserma dove lavorava. La camera ardente e l’omaggio del premier Conte

Si celebrano questa mattina, 29 luglio, alle 12, nella chiesa di Santa Croce in Santa Maria del Pozzo a Somma Vesuviana – con diretta su Rai 1 -, i funerali del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 in via Pietro Cossa, a Roma, quartiere Prati. Intervenuto con un collega durante il servizio in borghese per la segnalazione di due sospettati di furto ed estorsione, il carabiniere, che da pochi giorni aveva compiuto 35 anni, è stato colpito da 11 fendenti sferrati dall’americano Elder Finnegan Lee, reo confesso, ora in arresto nel carcere di Regina Coeli con l’accusa di omicidio aggravato e tentata estorsione. L’ammissione del reato è arrivata nella serata di venerdì ma già nel tardo pomeriggio, intorno alle 18, i carabinieri della caserma di piazza Farnese, dove Rega prestava servizio, avevano lasciato trapelare che le prime indagini stavano portando alla risoluzione del caso.

Il turista californiano, 20 anni, si trovava da qualche giorno in Italia con l’amico diciannovenne Christian Gabriel Natale Hjorth; secondo le ricostruzioni della Procura, i due si sarebbero prima impossessati di uno zainetto di proprietà di un italiano chiedendo poi una ricompensa di 100 euro ed un grammo di cocaina per restituirlo. Fissato quindi un appuntamento in zona Prati per la riconsegna della refurtiva, avrebbero trovato ad aspettarli i due carabinieri, avvisati dall’italiano derubato, contro i quali i giovani americani hanno reagito.

Tanti i biglietti di cordoglio, i mazzi di fiori e gli attestati di vicinanza all’Arma che fin dalla mattina di venerdì 26 luglio hanno riempito il marciapiede antistante la caserma del Rione Trevi dove il vicebrigadiere di origine napoletana, conosciuto e benvoluto da tutti, lavorava; alcuni scritti esprimono anche rabbia e risentimento per una vita strappata troppo presto. «Mario era un ragazzo d’oro, non si è mai risparmiato nel lavoro. Era un punto di riferimento per l’intero quartiere, dove ha sempre aiutato tutti – ha dichiarato Sandro Ottaviani, comandante della stazione di piazza Farnese -. Era anche barelliere per l’Ordine di Malta, accompagnava i malati a Lourdes e per questo avrebbe ricevuto la medaglia d’oro fra qualche mese. Il martedì sera, invece, distribuiva pasti ai senza dimora della stazione Termini».

Proprio a Lourdes, devoto della Madonna come sua moglie, Rega aveva chiesto a Rosa Maria, vicino alla grotta delle apparizioni, di sposarlo e il matrimonio era stato celebrato 43 giorni prima dell’omicidio; solo lunedì scorso, infatti, il vice brigadiere era rientrato al lavoro dopo il viaggio di nozze in Madagascar. Ed è una foto del giorno delle nozze quella che stringeva tra le mani la giovane vedova del carabiniere venerdì sera, 26 luglio, quando ha preso parte insieme alla madre, alla sorella e al fratello di Rega, alla Messa in suo ricordo che è stata celebrata alle 18.30 nella chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini, antistante alla caserma di piazza Farnese e affidata alla Fraternità sacerdotale San Pietro. «È stato naturale pensare di dedicare questa celebrazione feriale al carabiniere ucciso e che operava proprio qui di fronte -ha detto don William Barker, membro della fraternità, che ha presieduto la Messa tridentina -; con i membri della caserma c’è un rapporto di stima e di reciproca collaborazione, non semplicemente di buon vicinato».

Nella chiesa gremita ma avvolta da un silenzio rispettoso, tanti i colleghi del vice brigadiere ma anche gli abitanti del quartiere che con poche parole commosse ricordano il militare come «cordiale e generoso», latore di «un sorriso e una parola buona per tutti». Un amico chiede che «venga ricordato perché era davvero una persona eccezionale, dal cuore d’oro» mentre i commercianti della vicina piazza di Campo dei Fiori lo descrivono «un ragazzone simpaticissimo e sempre sorridente». Presenti anche l’assessore del I municipio Cinzia Guido e i consiglieri Stefano Tozzi e Murizio Esposito. Ieri, invece, 28 luglio, migliaia di persone hanno reso omaggio alla salma del militare alla camera ardente allestita nella cappella in piazza del Monte di Pietà; tra gli altri, anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, accolto dal comandante generale dei Carabinieri Giovanni Nistri insieme al sindaco di Roma Capitale Virginia Raggi e al prefetto Gerarda Pantalone.

29 luglio 2019