La povertà energetica uccide. Morire di freddo, in un quartiere “bene” di Roma

La denuncia di Forum Terzo Settore Lazio e Federconsumatori Lazio. «Aveva 77 anni ed è morto di stenti in una casa “normale” della Balduina in cui gas e luce erano staccati»

Morire di freddo a 77 anni si può, ma non si deve: è quanto denunciano Forum Terzo Settore Lazio e Federconsumatori Lazio, dopo quanto accaduto il 24 gennaio nella Capitale, quartiere Balduina, dove un uomo è morto nel suo appartamento: si chiamava Antonio Porta, era anziano, solo, malato e povero. «È certo che sia morto di freddo, senza luce e senza gas, senza riscaldamento. È una storia che fa malissimo», dice Francesca Danese, portavoce del Forum Terzo settore: «Un uomo solo, sconosciuto ai servizi. Stiamo cercando di capire chi era il fornitore, se fosse una compartecipata del Comune di Roma sarebbe un fatto ancora più grave. Certo è che la povertà energetica uccide, anche nella nostra città. In tal senso, la richiesta di Cgil, Cisl e Uil di sospendere i distacchi nei casi di accertata difficoltà economica delle famiglie (e che gli operatori economici del settore forniscano agli enti locali una comunicazione preventiva sui casi di morosità e in tempi congrui, al fine di valutare la proposta di soluzioni alle famiglie in difficoltà, anche facendosi carico del pagamento delle utenze come avvenuto con Ater), ci sembra il “minimo sindacale” per una città come Roma che, invece, ha il know how e le risorse per mettere al centro dell’azione di governo la dignità delle persone ma dove caldo e freddo continuano ad essere emergenze anziché normali condizioni meteo. Non dobbiamo permettere che il freddo, appena iniziato, possa uccidere ancora chi non riesce a far fronte agli aumenti delle bollette».

Un rischio reale, visto che «abbiamo avuto palazzi interi a cui sono stati staccati i riscaldamenti per morosità, per esempio nel terzo municipio. Servono soluzioni immediate: non si permettano i distacchi di luce e gas alle persone povere. È inaccettabile che le aziende energetiche, partecipate dallo Stato o dal Comune e premiate in questa fase da extraprofitti record, si rendano complici delle morti di freddo staccando luce, acqua o gas alle famiglie morose per povertà, a chi non riesce a far fronte all’aumento vertiginoso del costo della vita proprio mentre aumenta il bisogno di difendersi dall’abbassamento delle temperature». E poi, si studino proposte strutturali: «Formiamo un tavolo tra associazioni, sindacati, partecipate e le grosse società fornitrici, che vantano grandi introiti e che dovrebbero restituire qualcosa a chi è in difficoltà. E poi dobbiamo spezzare la solitudine, soprattutto degli anziani: può forse aiutare il Garante degli anziani che il dipartimento sta facendo nascere, ma serve anche una rete di comunità e una diversa presenza dei servizi. Non è umana una società che lascia soli i suoi anziani». (Chiara Ludovisi)

26 gennaio 2023