La Polonia piange il sindaco di Danzica
Manifestazioni in tutto il Paese a ricordo di Pawel Adamowicz, pugnalato a morte mentre parlava in una serata di beneficenza. Il presidente Anci Decaro: «Dramma dell’odio che deve insegnarci rispetto degli avversari»
È morto nella giornata di ieri, lunedì 14 gennaio, Pawel Adamowicz, il sindaco di Danzica pugnalato a morte da uno squilibrato nella serata di domenica, mentre parlava da un palco a una piazza gremita per un evento di beneficenza. Colpito al cuore, al diaframma e agli organi addominali, è deceduto nel policlinico della sua città, dopo un intervento chirurgico durato 5 ore. L’attentatore, un residente di 27 anni, è stato rapidamente arrestato dalle guardie di sicurezza e trascinato via dalla polizia. Non ha opposto resistenza. In un video, lo si vede colpire il sindaco, quindi afferrare il microfono per annunciare di essere stato ingiustamente imprigionato dal precedente governo centrista della Piattaforma Civica, che l’avrebbe “torturato”. «Ecco perché Adamowicz muore», le sue parole.
Adamowic era uno dei politici più popolari del Paese, in prima linea per una città aperta e solidale. E l’intero Paese si è mobilitato per lui ieri sera, con una serie di manifestazioni in suo ricordo, in diverse città. La stampa locale parla di «delitto politico», maturato nel «clima di odio e di ostilità» che segna la politica polacca di oggi. Dall’Italia, di «dramma dell’odio» parla anche il presidente dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) Antonio Decaro. «La morte di Pawel Adamowicz, sindaco di Danzica, accoltellato durante un evento di beneficenza – afferma -, è un episodio estremamente doloroso e che non può lasciarci indifferenti. Adamowicz era molto amato dalla sua comunità, era stato nuovamente eletto l’anno scorso con il 65% dei consensi ed era conosciuto in tutta la Polonia per il suo impegno civico». Per Decaro, «la politica tutta deve fare il possibile, in questo passaggio così complesso della storia, per evitare qualsiasi forma di contrapposizione basata su pregiudizi, rancore e odio e deve cercare qualsiasi occasione per dialogare e per migliorarsi a vicenda».
Il presidente Anci è convinto: «Bisogna ricominciare a considerare i propri interlocutori politici, anche i più distanti nelle idee e nelle priorità, come attori con cui costruire il bene comune e non come nemici da mettere ai margini e da prendere in giro alla prima occasione. Da presidente dell’Anci, a nome di tutti i sindaci italiani, rivolgo un abbraccio ai cittadini di Danzica e ai familiari di Pawel Adamowicz in queste ore di grande dolore».
15 gennaio 2019