La pastorale universitaria in pellegrinaggio alla Sindone

Il 22 aprile a Santa Croce in Gerusalemme un incontro preparatorio per i 200 universitari che parteciperanno all’ostensione il 25 e 26 aprile

Il 22 aprile a Santa Croce in Gerusalemme un incontro preparatorio per i 200 universitari che parteciperanno all’ostensione di Torino il 25 e 26 aprile

«Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici». Parte da queste parole di Gesù, riportate da Giovanni, l’ incontro dedicato alla Sindone “L’amore più grande”, che si svolgerà il prossimo 22 aprile alle 20 nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme. La serata, promossa dall’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria e dall’Opera romana pellegrinaggi, in collaborazione con l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, il Centro internazionale di Sindonologia di Torino e il Centro diocesano di Sindonologia “Giulio Ricci”, è realizzata in preparazione al pellegrinaggio che oltre 200 universitari romani faranno a Torino per l’Ostensione della Sindone il 25 e 26 aprile.

Relatori dell’incontro il cardinale Angelo Comastri, vicario di Sua Santità per la Città del Vaticano, e Nello Balossino, professore di Elaborazione di immagini e visione artificiale dell’Università degli Studi di Torino, considerato uno dei massimi esperti internazionali del Sudario custodito nel Duomo di Torino. «Questo pellegrinaggio è un evento molto importante per i giovani che vi prenderanno parte  –  spiega Antonio Cassanelli, segretario del Centro diocesano di Sindonologia e tra gli organizzatori del viaggio – perché è un’occasione unica di avvicinarsi ad uno strumento privilegiato della nostra fede. Infatti la Sindone ci racconta fino nei dettagli Cristo, l’uomo dei dolori e tutta la sua atroce passione.

E i ragazzi vengono messi di fronte a quello che è stato l’amore più grande: la scelta della croce per la nostra salvezza». E importante diventa anche l’incontro in preparazione a questo pellegrinaggio: «La decisione di organizzarlo nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme – sottolinea Cassanelli – non è stata casuale, infatti questa chiesa richiama fortemente alla Passione, conservando delle reliquie molto preziose».  La serata sarà arricchita dalla musica della Cappella musicale della chiesa nazionale spagnola di Santiago e Montserrat di Roma. I ragazzi partiranno sabato mattina prestissimo dalla stazione Termini per raggiungere la stazione di  Torino Porta Nuova e da lì si recheranno subito al Duomo; con loro anche una delegazione di cappellani e docenti universitari.

«Questo pellegrinaggio – spiega il vescovo ausiliare Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria – è un’occasione per i giovani di incontrare il vero volto di Cristo. Il Signore ha deciso di condividere fino in fondo l’esperienza umana passando anche attraverso la sofferenza e la morte. Io credo che cercare il volto di Dio sia per questi universitari la prima via privilegiata per comprendere il vero senso della vita». I ragazzi visiteranno anche il santuario di Valdocco, dove San Giovanni Bosco iniziò la sua opera, e quello della Consolata, dove c’è l’immagine della Madonna patrona della città.

 

20 aprile 2015