La parità scolastica, «fattore di promozione»

Il segretario generale Cei Baturi all’apertura della 77ª assemblea nazionale Fidae, dopo l’udienza con il Papa. La presidente Kaladich: «Da Francesco, messaggio di speranza»

Aperti dalla presidente nazionale Virginia Kaladich ieri, 23 novembre, i lavori della 77ª assemblea nazionale della Federazione italiana delle scuole cattoliche (Fidae), subito dopo l’udienza in Vaticano con Francesco. «Il Papa – ha detto – ci ha lasciato un messaggio di grande speranza, chiedendoci di essere sempre al servizio degli altri. La crisi sta mettendo in ginocchio un intero Paese e anche le nostre scuole stanno cominciando a risentirne – ha osservato Kaladich -, per questo è fondamentale che la parità scolastica sia davvero effettiva. L’ho detto a Papa Francesco che la situazione delle paritarie cattoliche è difficile e lui mi ha risposto che non dobbiamo mollare, dobbiamo continuare a lottare finché anche in Italia ci sia una vera parità scolastica». E anche dal governo, ha riferito la presidente Fidae, arrivano segnali incoraggianti: il nuovo esecutivo «ha risposto positivamente alla nostra richiesta di stabilizzare il contributo di 70 milioni di euro riservato gli alunni con disabilità. È un primo piccolo passo che ci fa ben sperare per il futuro».

Soddisfazione per i primi segnali di apertura del governo Meloni anche nel discorso del segretario generale Cei Giuseppe Baturi, che si è soffermato sull’importanza, oltre all’interlocuzione politica, «che le scuole cattoliche si facciano portatrici di una vera cultura della libertà di scelta, un principio fondamentale che è alla base della crescita di ogni cittadino». “La Scuola cattolica in cammino con la Chiesa della prossimità”: questo il tema della sua lectio magistralis, incentrata sull’identità più autentica dell’educazione cristiana. A cominciare dalla «storica importanza» degli istituti cattolici in Italia «per la promozione delle classi sociali più emarginate». Una «responsabilità ampia», ha proseguito l’arcivescovo di Cagliari, strettamente «collegata alla capacità di fare cultura» e «promuovere l’adesione ai valori cristiani nella Chiesa e nella società». Anche perché «la politica non può prescindere dalla cultura». Il bisogno di una «formazione autentica» è figlio del percorso sinodale, ha ricordato ancora il presule, ma sono le famiglie a chiedere «che i propri ragazzi siano adeguatamente accompagnati nella loro evoluzione ed è particolarmente importante forgiare un paradigma culturale» che permetta «un patto educativo tra famiglie, giovani, Chiesa e comunità».

Intervenuto nella prima sessione dei lavori anche Andrea Paolo Perrone, direttore del Centro Studi sugli enti ecclesiastici e docente dell’Università cattolica del Sacro Cuore, sulle possibilità offerte dalla riforma del Terzo settore. Nel dettaglio, Perrone ha spiegato quali sono i costi/benefici per una scuola paritaria che valuta di aderire al nuovo Registro unico nazionale del Terzo Settore. Si tratta, ha spiegato, di «una spesa affrontabile solo da enti di una certa grandezza e quindi, nel caso di una singola scuola, è poco conveniente ed è più opportuno che più scuole si riuniscano per dividere le spese e accedere però ai benefici che la riforma del Terzo settore prevede».

Incoraggianti i dati presentati in chiusura dei lavori da Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio nazionale Cei per l’educazione, dai quali emerge una flessione minore degli indicatori sull’attività delle scuole cattoliche in Italia rispetto allo scorso anno e anzi, per alcune voci (numero di studenti nel primo grado superiore e di classi dello stesso grado) i numeri sono addirittura positivi, nonostante la pandemia. Diaco ha aggiornato poi  l’assise riguardo alle ultime attività della Chiesa italiana sui temi educativi, in particolare rilanciando le Linee guida per la Tutela dei minori presentate pochi giorni fa, alla cui stesura ha contribuito anche il lavoro che la Fidae porta avanti da anni.

I lavori dell’assemblea proseguono fino a domai, venerdì 25 novembre, ed è possibile seguirli sul canale YouTube della Federazione.

24 novembre 2022