La Ocean Viking in viaggio verso la Corsica

L’imbarcazione di Sos Méditerranée, con 234 migranti a bordo, ancora in attesa di un porto sicuro. Evacuati da Parigi 3 migranti e 1 accompagnatore, per motivi sanitari

È ancora in attesa di un porto sicuro la Ocean Viking, l’imbarcazione della ong Sos Méditerranée che dopo giorni in cui era rimasta al largo delle coste della Sicilia in attesa di poter attraccare in un porto italiano, martedì scorso, 8 novembre, aveva iniziato a dirigersi verso la Francia, dove il governo sembrava intenzionato a farsi carico dell’accoglienza delle persone a bordo: 234 migranti, soccorsi in mare ormai 20 giorni fa. Attualmente sta navigando in prossimità delle coste orientali della Corsica.

Ieri pomeriggio, 9 novembre, dalla Commissione europea è arrivato un comunicato in cui si chiede «lo sbarco immediato, nel luogo sicuro più vicino, di tutte le persone soccorse e che si trovano a bordo della Ocean Viking», in quel momento ancora in acque territoriali italiane, vicino a Cagliari. «La situazione a bordo della nave ha raggiunto un livello critico e deve essere affrontata con urgenza per evitare una tragedia umanitaria», il monito della Commissione, che ricorda anche che «l’obbligo legale di soccorrere e garantire la sicurezza della vita in mare è chiaro e inequivocabile, indipendentemente dalle circostanze che portano le persone a trovarsi in una situazione di pericolo». Ancora, l’esecutivo dell’Unione sottolinea «il principio di leale cooperazione», invitando gli Stati membri a «collaborare per garantire una risposta comune, tenendo in considerazione il valore della vita della massima importanza e della massima considerazione». Tutto questo a fronte di rassicurazioni sul «sostegno agli Stati membri che ricevono arrivi regolari dal mare», con la garanzia di «un numero significativo» di ricollocamenti in altri Paesi dell’Unione delle persone migranti sbarcate.

Proseguito, nel frattempo, lo scontro tra Italia e Francia, da cui per tutta la giornata di ieri non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale in cui il governo francese a conferma dell’impegno preso riguardo all’accoglienza, né indicazioni sul porto in cui dirigersi. Ufficialmente, la Francia ha invece stigmatizzato il «comportamento inaccettabile» dell’Italia, nonostante le rassicurazione della premier Giorgia Meloni che «il governo italiano sta rispettando tutte le convenzioni internazionali». La nave è rimasta così fino a questa mattina, 10 novembre, nelle acque tra Sardegna e Corsica, in una sostanziale situazione di stallo che sta causando gravi disagi a bordo. Molte infatti le persone in condizioni di salute precaria, di grave stress fisico e psicologico. Intorno alle 9 è entrata in acque francesi al largo della Corsica ma la sua destinazione non è ancora chiara. Radio France Info riferisce che anche il porto di Bastia, nel nord della Corsica, «si prepara» a un possibile sbarco, «anche se le città di Marsiglia e Tolone restano privilegiate».

10 novembre 2022