La nuova organizzazione di Caritas Roma, «per essere segno dei tempi»

Il direttore don Ambarus spiega il rimodellamento degli uffici pastorali in due grandi aree: una in affiancamento alle parrocchie, l’altra al servizio della città

Novità organizzative in ambito Caritas. A spiegarle, in un editoriale online sul sito dell’organismo pastorale diocesano, è il direttore don Benoni Ambarus. Tre in particolare gli uffici coinvolti: Area educazione al volontariato, Area educazione alla pace e alla mondialità e area promozione umana. «La necessità di rispondere alle esigenze di questo tempo – scrive il direttore -, ha reso opportuno un simile rimodellamento. E così, dopo non poche valutazioni, siamo arrivati a una divisione nuova, maggiormente sinergica e funzionale rispetto alle numerose sollecitazioni della comunità diocesana».

Oggi, dunque, sono solo due le aree pastorali che caratterizzano l’impegno di promozione di Caritas Roma: l’Area comunità e territorio, «in affiancamento alle comunità parrocchiali», e l’Area educazione, volontariato e cittadinanza attiva, «prevalentemente impegnata nella città con le scuole e l’associazionismo». L’idea, chiarisce don Ambarus, è quella di «una duplice azione di promozione di pensiero e di animazione: una dal di dentro delle parrocchie verso fuori, e viceversa un’altra azione di affiancamento e sostegno di tutte le realtà territoriali».

Nella prima area «vorremmo fare lo sforzo di educare le comunità cristiane a una presa di coscienza e di responsabilizzazione di tutto ciò che sta intorno alle parrocchie, alle situazioni di bisogno». Tutto questo «nel nome della propria fede, dell’incontro con il Risorto che consegna a tutti la chiamata a trasformare il mondo sempre più, e affrettare l’arrivo del Regno di Dio. Non facciamo la carità ai poveri, condividiamo la vita». Nella seconda area invece «rientra la nostra azione con le scuole su educazione al volontariato, alla cittadinanza attiva, al servizio civile nazionale e internazionale, all’intercultura, all’educazione finanziaria ed al buon uso del denaro, alla prevenzione delle ludopatie. Come potrebbero crescere la coscienza civica, la maturità di cittadini – domanda il sacerdote -, senza uno sguardo ampio su ciò che accade attorno a noi?» Quanto afferisce al settore internazionale invece è per il momento in capo all’ufficio di direzione Caritas.

Nelle parole di don Ambarus, si tratta di una riorganizzazione che «nasce dal desiderio di poter sviluppare percorsi di accompagnamento sempre più mirati e personalizzati, supportati dalla ricchezza di un lavoro fatto nel tempo e che la storia ci chiede, semplicemente, di rinnovare». In questa direzione va il «ringraziamento sincero» a Oliviero Bettinelli, per anni responsabile dell’Area pace e mondialità e «instancabile promotore e animatore di tante iniziative», che da settembre ricopre l’incarico di vicedirettore dell’Ufficio per la pastorale sociale, la difesa del creato, giustizia e pace della diocesi di Roma. Bettinelli, riconosce il sacerdote, «è stato un pioniere talmente convinto e tenace su tante tematiche e filoni di educazione alla pace, alla mondialità, alla coscienza civica, da contagiare positivamente tante Caritas diocesane, cambiando con il suo entusiasmo il modo di vedere la vita, di posizionarsi nel mondo, per tantissime persone: da osservatori a costruttori, da addormentati e scoraggiati a protagonisti del bene comune quotidiano. A Oliviero – prosegue – va un sentito ringraziamento da parte di tutti noi. Così come il mio ringraziamento va all’intera équipe dell’Area educazione alla pace e alla mondialità che negli anni ha accumulato esperienze ricche e propositive».

25 novembre 2020