La missione, filo rosso tra l’Eur e l’India

Nella parrocchia di Santa Maria Stella dell’Evangelizzazione la Messa con 5 presuli arrivati dall’India, per celebrare il mese missionario straordinario

Dall’Eur all’India, andata e ritorno. La parrocchia di Santa Maria Stella dell’Evangelizzazione, poco distante dalle nuove torri che sorgono tra il ministero della Salute e il colosso del centro commerciale Euroma2, ha accolto ieri sera, 9 ottobre, 5 vescovi arrivati nella Capitale dall’India per partecipare alla Messa del Papa per le canonizzazioni del 13 ottobre. Un’occasione colta dal parroco Vincent Pallipadan, anche lui indiano, per celebrare con la sua comunità il mese missionario straordinario, condividendo testimonianze, esperienze e soprattutto la preghiera. I vescovi infatti hanno partecipato alla celebrazione eucaristica parrocchiale delle 18.30, presieduta dall’arcivescovo di Trichur Andrews Thazhath. Accanto a lui sull’altare il vescovo di Ramanathapuram Paul Alappatt, quello di Thrissur Tony Neelamkavil, quello di Shamshabad Raphael Thattil e quello di Ernakulam-Angamaly Bosco Puthur, oltre naturalmente al parroco don Pallipadan.

Nelle intenzioni del sacerdote che guida la comunità dell’Eur, il desiderio di dare vita a «un momento di scambio fraterno» e, nello stesso tempo, «risvegliare nella coscienza di tutti i cristiani la responsabilità della fede che è propria di ogni battezzato, chiamato a essere testimone della propria fede. La nostra città – ha asserito don Vincent – è paradigma della città di Ninive: noi dobbiamo dare ascolto al grido di ogni donna, di ogni uomo e di ogni bambino». Nel corso della celebrazione eucaristica quindi si è pregato per le missioni dei vescovi dell’India ma anche per la missione che impegna, o dovrebbe impegnare, ciascun cristiano, che «è inviato a trasmettere il messaggio della sua fede in mezzo al mondo».

L’arcivescovo di Trichur Andrews Thazhath ha sottolineato che «tutti i cristiani devono diventare missionari perché, come ha detto il Papa, come ha detto Gesù Cristo, dobbiamo andare e predicare il Vangelo. Per tutti i cristiani – ha incalzato – questo è il dovere più importate. Se non siamo missionari, non possiamo essere cristiani. Gesù è stato il primo a essere missionario, come spiega il Vangelo di Giovanni, Dio ci ha amato cosi tanto da inviare nel mondo il suo figlio unigenito, perciò anche noi dobbiamo avere la consapevolezza di essere inviati a dare testimonianza del messaggio evangelico».

10 ottobre 2019