La metro A è salva: proroga per la manutenzione dei treni

Niente stop: l’annuncio dell’assessore capitolino alla Mobilità. Dodici mesi di tempo dal ministero dei Trasporti per provvedere sugli elementi più “stressati” dei convogli

Alla fine l’impasse sulla metro A è stata risolta: la linea rossa resterà aperta e lo stop temuto per il 2 gennaio è stato scongiurato. Il ministero dei Trasporti ha infatti concesso una proroga di 12 mesi per la mitigazione dei treni – ovvero per gli interventi sugli elementi più stressati come porte, freni e accoppiature -, evitando così la sospensione di quei convogli che non stati revisionati nei termini previsti e che, quindi per legge, non avrebbero potuto più circolare.

Sono 51, in tutto, i treni delle linee A e B che necessitano di manutenzione: di questi, la maggior parte riguarda proprio la linea che collega Battistini ad Anagnina, come aveva avvertito a inizio dicembre l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè nel corso del primo incontro della Commissione mobilità: «Ci vogliono cinque mesi per revisionare un treno, quindi in totale ci vorranno sei anni. Ma dal 1° gennaio entra in vigore una norma secondo cui, in assenza di proroghe sulla più veloce mitigazione, dovremo togliere i treni dal servizio – aveva fatto sapere -. Se leviamo 20 treni dei 33 della linea A restiamo solo con 13». Che però diminuiscono a una decina, visto che tre sono di riserva: un numero senz’altro non sufficiente a garantire la sicurezza e il servizio di trasporto pubblico, che avrebbe inevitabilmente visto tempi di attesa infiniti e assembramenti lungo le banchine.

Insomma, la chiusura della linea A rischiava di essere molto più di una possibilità, per questo il Campidoglio ha deciso di intervenire chiedendo il via libera al ministero dei Trasporti a partire dalla perizia firmata da uno dei massimi esperti di sicurezza ferroviaria, il professor Andrea Bracciali, docente del dipartimento di ingegneria industriale dell’università di Firenze, secondo il quale i convogli della metro A hanno un rischio di guasto sotto lo 0,05%.

La relazione tecnica, che attesta la sicurezza dei treni, ha dunque convinto il governo, che nell’ultimo giorno a disposizione, il 31 dicembre, ha dato l’ok per la proroga di un anno, durante il quale verranno non solo effettuati gli interventi di mitigazione, ma anche avviate parallelamente le revisioni dei mezzi. L’obiettivo: ridurre ancora di più il margine di rischio e scongiurare uno scenario dall’impatto drammatico sulla mobilità e il servizio pubblico locale.

«La metro A è salva e potrà continuare a garantire il servizio secondo le modalità e la frequenza abituale – ha annunciato l’assessore Patanè in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook -. È un risultato straordinario, non affatto scontato, frutto di un importante lavoro iniziato insieme ad Atac e al dipartimento al momento del nostro insediamento in assessorato. Ringrazio il ministero, Ansfisa (l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, n.d.a) e tutto il gruppo di lavoro con cui ci siamo confrontati in queste settimane e con cui ci siamo impegnati a rispettare il cronoprogramma dei lavori, che avrà una sua prima verifica entro marzo».

3 gennaio 2022