La Messa del Papa a 7 anni dalla visita a Lampedusa

La celebrazione l’8 luglio nella cappella di Casa Santa Marta, col personale della sezione Migranti e rifugiati del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano

Nell’anniversario della sua visita a Lampedusa, nel 2013, domani, mercoledì 8 luglio, alle 11 Papa Francesco celebra una Mesa nella cappella di Casa Santa Marta. Lo ha rivelato ai giornalisti il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni, informano che «vista la situazione sanitaria, alla Messa parteciperà solo il personale della sezione Migranti e rifugiati del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale». La celebrazione eucaristica sarà comunque trasmessa in diretta televisiva da Vatican Media e in streaming sul sito di Vatican News.

La prima uscita ufficiale dai confini dello Stato del Vaticano, quella di 7 anni fa nell’isola delle Pelagie, nella quale Francesco si scagliò contro la «globalizzazione dell’indifferenza, che fa dimenticare le tragedie dell’immigrazione», richiamando l’intera comunità internazionale alla solidarietà. E definendo «una spina nel cuore» le tante vite spezzate in mare. Come altare, in quella Messa, una barca, con il timone trasformato in leggio. Nell’assemblea, i migranti, compresi i non cattolici.

«Immigrati morti in mare, da quelle barche che invece di essere una via di speranza sono state una via di morte. Così il titolo dei giornali – le parole del Papa in apertura della sua omelia di 7 anni fa -. Quando alcune settimane fa ho appreso questa notizia, che purtroppo tante volte si è ripetuta, il pensiero vi è tornato continuamente come una spina nel cuore che porta sofferenza. E allora ho sentito che dovevo venire qui oggi a pregare, a compiere un gesto di vicinanza, ma anche a risvegliare le nostre coscienze perché ciò che è accaduto non si ripeta. Non si ripeta per favore», l’appello di Francesco.

Lo scorso anno per ricordare quella visita il Papa aveva celebrato la Messa all’altare della Cattedra della basilica di San Pietro, con la partecipazione di circa 250 persone tra migranti, rifugiati e quanti si sono impegnati per salvare la loro vita.

7 luglio 2020