La maternità surrogata approda al Parlamento europeo

Prima discussione il 15 marzo. La preoccupazione della Federazione delle associazioni delle famiglie cattoliche: il rischio del «compromesso»

Prima discussione in programma per il 15 marzo. La preoccupazione della Federazione delle associazioni delle famiglie cattoliche: il rischio del «compromesso»

È in agenda per il 15 marzo al comitato per gli affari sociali e la salute dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa la discussione del primo testo su “Diritti umani e temi etici in relazione alla maternità surrogata”. Immediata la reazione della Federazione delle associazioni delle famiglie cattoliche (Fafce), che si dichiara «molto preoccupata per il rischio che si legittimi la maternità surrogata, pratica di sfruttamento delle donne e dei bambini».

In una nota, Fafce denuncia il conflitto d’interessi che pende sulla relatrice del Rapporto, Petra De Sutter, capo dipartimento di medicina riproduttiva all’Ospedale universitario di Gant (Belgio), dove si pratica la maternità surrogata anche in collaborazione con la clinica indiana Seeds of Innocence (Semi di innocenza). Un tema così «fortemente controverso», denuncia ancora la Federazione, verrà discusso a porte chiuse invece di essere oggetto di «un dibattito pubblico e trasparente».

Per il presidente della Fafce Antoine Renard il rischio è che «l’assemblea parlamentare sia tentata di scegliere una soluzione di compromesso dietro la forte pressione d’interessi ideologici ed economici», contraddicendo anche la chiara posizione espressa dal Parlamento europeo contro tale pratica. Di qui l’appello alle associazioni e ai cittadini a far sentire la propria voce per «un divieto totale della maternità surrogata con un regolamento internazionale», anche con la firma della petizione www.nomaternitytraffic.eu.

4 marzo 2016