La lirica dei giovani sbarca al Teatro di Ostia antica

Il Flauto magico di Mozart verrà interpretato da studenti e artisti professionisti. Il progetto di Scuola InCanto per avvicinare i bambini alla musica

Il Flauto magico di Mozart verrà interpretato da studenti e artisti professionisti. Il progetto di Scuola InCanto per avvicinare i bambini alla musica 

Una festa della musica e del teatro che ha coinvolto migliaia di studenti insieme ai loro insegnanti e alle loro famiglie. Il progetto di Scuola InCanto, destinato agli allievi della scuola dell’obbligo, dopo il debutto al teatro San Carlo di Napoli, approda al Teatro romano di Ostia Antica con Il flauto magico di Mozart. Il 10 e l’11 giugno alle 20.30, verranno interpretati insieme ai cantanti dell’ensemble musicale, i brani studiati nel corso dell’anno, eseguendo movimenti scenici e coreografici con i costumi e gli elementi di attrazzeria realizzati dagli stessi studenti.

L’associazione Europa InCanto, continuando
sulla scia dei successi ottenuti con la Traviata di Verdi (2015) e la Cenerentola di Rossini (2017), ha formato un cast artistico costituito da giovani e giovanissimi cantanti e musicisti, che possono trovare in questo progetto la possibilità di perfezionarsi e di confrontarsi con un pubblico ampio e vario.

Per quanto riguarda l’aspetto musicale il maestro Germano Neri, direttore artistico del progetto e direttore dell’orchestra di Europa Incanto, si richiama all’origine del Flauto stesso, la «commedia fantastica». E così scrive nelle sue note: «È un genere popolare e assolutamente non incolto, leggero ma non comico, musicale ma con grande importanza anche della recitazione. Un caratteristica tipica e originale delle composizioni di Mozart. La scelta di un giovane cast per le rappresentazioni ha dato la freschezza musicale finale affinché la rappresentazione diventi di pregio naturale e assolutamente diretta nel sentire, senza convenzioni, che era esattamente quello che voleva Mozart. I personaggi sono in scena per raccontarci in quel momento quello che succede. E sono lì per viverlo».

La regia è curata da Lisa Capaccioli, che da anni si dedica con passione al progetto e che nelle sue note al Flauto pone l’accento sull’importanza del personaggio di Papageno, che si sdoppia e diventa «cantante» e «voce narrante e regista» di ciò che i bambini vedranno sul palcoscenico. Papageno accompagnerà i bambini nel mondo della musica di Mozart, dove – prosegue la regista – «la scena non è mai statica: infatti la scenografia si muove ed è stato richiesto ai cantanti di eseguire una precisa partitura di movimenti che segue l’andamento musicale. In questo continuo divenire il racconto procede diventando nuovamente presente».

Il progetto è stato riconosciuto
dal Miur come progetto di eccellenza nell’ambito de “Il Teatro in Classe”, per «la sua valenza didattica e formativa nel divulgare la conoscenza del teatro e della musica a scuola e nel portare direttamente gli alunni all’interno di prestigiosi teatri di tradizione per far vivere loro l’emozione del teatro da protagonisti».  E, nel 2017, il progetto Scuola InCanto è risultato selezionato come Buona pratica culturale di eccellenza dalla Regione Lazio e incluso nel Catalogo delle Buone Pratiche, attualmente in corso di realizzazione. Per il prossimo anno l’opera prescelta è l’Aida di Verdi.

Scuola InCanto si prefigge l’obiettivo di andare «oltre l’incontro nelle classi e nelle scuole, approfondendo la relazione mirata all’interno del tessuto sociale delle città, entrando nelle case e tra le famiglie: i genitori, i nonni, gli amici non saranno solo il pubblico dello spettacolo finale, ma possono partecipare al percorso formativo dei bambini, cantando e imparando insieme a loro. A compimento del percorso, c’è la messa in scena dello spettacolo finale, dove insieme ad artisti professionisti, i veri protagonisti sono i bambini».

9 giugno 2017