La lettera del cardinale De Donatis ai sacerdoti fidei donum

Il racconto delle ordinazioni e la proposta di ritiro per il tempo di Avvento, con la preghiera di consacrazione dei sacerdoti di Roma all’Immacolata

«Stiamo iniziando un nuovo anno liturgico in un tempo che sta segnando profondamente noi e le nostre comunità. È in corso ancora la Pandemia del Coronavirus che renderà del tutto particolari il cammino dell’Avvento e la festa del Santo Natale». Inizia così la lettera del cardinale vicario Angelo De Donatis indirizzata ai sacerdoti fidei donum della diocesi di Roma in occasione dell’Avvento 2020, accompagnata dalla proposta di un ritiro per il tempo d’Avvento e dalla preghiera di consacrazione dei sacerdoti di Roma a Maria Immacolata, «affinché tu possa vivere questo momento di comunione con tutto il presbiterio diocesano. Magari – esorta il cardinale -, insieme ad altri sacerdoti, potete scegliere una giornata in cui pregare insieme e condividere la Parola di Dio e le vostre vite».

Nelle parole di De Donatis, spazio anche al racconto della vita della diocesi negli ultimi mesi, «benedetta nelle sue vocazioni dalla grazia del Signore». Il porporato ricorda le ordinazioni sacerdotali e diaconali, la consacrazione di alcune candidate all’Ordo Virginum e la consacrazione episcopale di don Dario Gervasi, nuovo vescovo ausiliare per il settore Sud, subentrato a monsignor Gianrico Ruzza, nominato vescovo di Civitavecchia – Tarquinia nel giugno scorso. «Ma la nostra gioia è andata oltre – prosegue il vicario del Papa -, quando alla recita dell’Angelus dello scorso 25 ottobre Papa Francesco ha annunciato la creazione di monsignor Enrico Feroci a cardinale. Egli poi ha ricevuto l’ordinazione episcopale lo scorso 15 novembre al Santuario del Divino Amore».

L’invito rivolto dal cardinale ai sacerdoti fidei donum, come già all’intera diocesi, è a prepararsi all’incontro con il Signore che viene «con gioia e speranza. Dio si è fatto uomo – conclude -, carne fragile e mortale. Che la nostra carne sia segno di un amore senza equivoci, dell’amore che non calcola, dell’amore che si appassiona per la vita, per ogni vita».

1° dicembre 2020