La Lateranense apre le porte a 20 giovani rifugiati
L’Università accoglierà studenti titolari di protezione internazionale. Il rettore: «Da noi troveranno l’abbraccio dei fratelli con cui condividere lo studio»
L’Università accoglierà studenti titolari di protezione internazionale. Il rettore: «Da noi troveranno l’abbraccio dei fratelli con cui condividere esperienze di studio»
La Pontificia Università Lateranense apre le porte a 20 giovani studenti titolari di protezione internazionale. L’ateneo firmerà il 19 luglio un protocollo d’intesa con il ministero dell’Interno italiano per accogliere i giovani – provenienti da Iraq, Siria ed Eritrea – «che a causa della guerra e delle persecuzioni nei loro Paesi hanno dovuto interrompere la loro formazione accademica».
Grazie all’intesa, la Lateranense e il ministero, rispondendo anche agli appelli di Papa Francesco, «s’impegnano a sostenere interamente questi giovani – si legge in una nota -, affinché possano seguire uno dei percorsi curricolari previsti dalle singole facoltà e istituti». Il rettore, monsignor Enrico dal Covolo, assieme alle autorità accademiche, al personale docente e non docente, incoraggia «ad aprire le porte dell’Università per fare un pezzo di strada con i giovani fratelli in fuga dall’inferno della guerra, delle persecuzioni e del terrorismo. Da noi – assicura – troveranno una casa e un libro, ma soprattutto l’abbraccio dei fratelli con cui condividere esperienze di studio e di vita, crescendo in umanità».
15 luglio 2016