La Giornata della carità a sostegno dei 50 centri Caritas

Il 13 marzo la colletta nelle chiese; il 17 la veglia di preghiera con Enzo Bianchi nella basilica di San Giovanni. La pubblicazione “Caritas in cifre”

Il 13 marzo la colletta nelle chiese; il 17 la veglia di preghiera con Enzo Bianchi nella basilica di San Giovanni. La presentazione della pubblicazione “Caritas in cifre”

«Una settimana per ricordare a tutti come la Chiesa di Roma, espressa dalle tante comunità parrocchiali e dai servizi diocesani, sappia essere cuore e mani del Padre misericordioso con gesti concreti e quotidiani». Così monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana, presenta la Settimana della carità, tradizionale appuntamento di fine Quaresima. Sono due le iniziative promosse dall’ufficio diocesano: domenica 13 marzo, Giornata della carità, in tutte le chiese di Roma si terrà la colletta a sostegno dei 50 centri di accoglienza promossi dall’organismo pastorale a sostegno delle persone indigenti. Giovedì 17 marzo invece, alle 19 nella basilica di San Giovanni in Laterano, il cardinale Agostino Vallini presiederà la veglia di preghiera con il mandato pastorale agli animatori della carità. Nella liturgia ci sarà la meditazione di Enzo Bianchi, priore della comunità monastica di Bose.

In occasione della Giornata, inoltre, l’organismo pastorale ha diffuso anche la pubblicazione «Caritas in cifre», giunta alla quinta edizione, con le principali attività svolte nel corso del 2015. «Non si tratta di un bilancio – spiega monsignor Feroci -, né tantomeno l’ostentazione di numeri “impressionanti” per attirare l’attenzione attraverso l’emotività. L’opuscolo, in vista della Giornata che le parrocchie dedicheranno alla carità, intende essere incoraggiamento e sprone perché questa dimensione essenziale della pastorale non sia cosa di pochi “professionisti” a cui la comunità delega un compito. Le opere di misericordia, come ci dice papa Francesco, sono fondamentali per risvegliare la coscienza».

Più di 8mila volontari nei 50 centri diocesani per dare da mangiare a quasi 11mila persone, accogliere 2.400 senza dimora, curare 5.700 malati indigenti, incontrare e sostenere 5.200 detenuti. Migliaia di volontari nelle parrocchie per dare «ascolto» a 42mila famiglie. Oltre 341mila pasti distribuiti, 200mila pernottamenti, 15mila prestazioni sanitarie, 10mila visite domiciliari a famiglie e anziani. Sono i numeri dell’animazione alla carità realizzata lo scorso anno dalle comunità parrocchiali della diocesi di Roma. Un’opera pedagogica che ha coinvolto anche più di 9mila studenti delle scuole romane, e ha visto la partecipazione a 200 convegni e seminari, i corsi di formazione per medici e giornalisti, un master universitario e la pubblicazione di libri e sussidi pastorali.

Non mancano le nuove forme di solidarietà che hanno coinvolto le parrocchie romane: il progetto «Ero straniero e mi avete ospitato» che ha visto 130 comunità dare disponibilità all’accoglienza dei rifugiati rispondendo all’appello di papa Francesco; gli Empori della solidarietà «territoriali», a Spinaceto e Trionfale, gestiti dalle parrocchie delle due prefetture in collaborazione con i Municipi; il Fondo Famiglia, un nuovo strumento nato come segno dell’Anno Santo per sostenere i percorsi di promozione delle famiglie assistite dalle Caritas parrocchiali; il progetto fattiDirete che è arrivato a coinvolgere 99 centri di ascolto parrocchiali che condividono iniziative e programmi. «Nella “Lettera alla città” – sottolinea monsignor Feroci – il cardinale Vallini invita i cristiani alla realizzazione del comandamento di Cristo come testimonianza di fraternità. L’attività illustrata nel rapporto, oltre a volti e storie di tanta sofferenze, è manifestazione della “luce del mondo” e “lampada che illumina tutti quelli che sono nella casa”: luce e lampada di cui le nostre comunità sono immagine concreta nella città».

9 marzo 2016