La Festa de’ noantri, aperte le celebrazioni a Trastevere

Il 16 luglio a Sant’Agata la Messa con Ruzza, che guiderà domenica 28 la processione sul Tevere. Il 20 luglio pontificale di Libanori a San Crisogono

Roma, 1535. Una tempesta si abbatte sulla città. Quando si placa, alcuni pescatori, sulle rive del Tevere, trovano una statua della Vergine Maria realizzata in legno di cedro, arrivata lì chissà come. Per questo viene chiamata subito “Madonna Fiumarola”, e donata ai carmelitani della vicina chiesa di San Crisogono, che le danno invece l’appellativo di Madonna del Carmine. Per custodirla, il cardinale Scipione Borghese fa costruire una apposita cappella, dove la statua rimane fino al 1890, quando la struttura deve essere demolita per fare posto alla realizzazione di viale del Re, ora viale di Trastevere. La “Madonna Fiumarola” viene spostata allora a San Giovanni dei Genovesi, dove resta qualche tempo; poi trova la sua collocazione definitiva nella chiesa di Sant’Agata, dove è custodita ancora oggi.

Solo una volta all’anno l’immagine mariana esce dalla chiesa trasteverina: in occasione della Festa de’ noantri, la prossima settimana. La novena di preparazione è iniziata domenica a Sant’Agata, e si concluderà domani; mentre dopodomani, martedì 16 luglio, sempre nella chiesa di largo San Giovanni de Matha, è in programma la Messa con investitura dei novizi presieduta dal primicerio della Venerabile Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e Maria Santissima del Carmine, don Giulio Ramiccia, che è anche il rettore di Sant’Agata. Ancora, alle 17 presiederà la celebrazione eucaristica il vescovo Gianrico Ruzza, ausiliare per il settore Sud; al termine la fanfara della Polizia di Stato a cavallo si esibirà in onore della Madonna.

Il 20 luglio il cuore delle celebrazioni si sposta nella basilica di San Crisogono: qui, alle ore 16.30, il vescovo ausiliare per il settore Centro Daniele Libanori presiederà la Messa pontificale; alle 17.45 il sindaco Virginia Raggi renderà omaggio alla “sacra statua mariana”. Quindi, alle 18, partirà la tradizionale processione per le vie di Trastevere accompagnata dalla banda musicale della Polizia Locale di Roma Capitale. Via della Lungaretta, via Anicia, piazza di San Cosimato e ancora viale di Trastevere, fino ad arrivare alla chiesa che è tra le più antiche di Roma, dove la fanfara dei Bersaglieri porterà il suo omaggio musicale alla Vergine.

Il giorno dopo, 21 luglio, alle 20, si terrà la “processione di rientro”, con la quale l’immagine mariana verrà riaportata fino a Sant’Agata. Da lunedì 22 a sabato 27, nella stessa chiesa, è in programma il solenne ottavario per la Madonna del Carmine; durante questi giorni la Messa delle ore 17 sarà presieduta dai diversi parroci delle comunità di Trastevere. Domenica 28, infine, il momento forse più atteso dai romani: la rievocazione della “processione fiumarola”, con l’arrivo della statua all’imbarcadero del Circolo Canottieri Lazio e Circolo Canottieri Roma e partenza del corteo sul fiume, guidato dal vescovo Ruzza. L’arrivo alla Calata degli Anguillara, a Ponte Garibaldi, è previsto per le 20.30. La processione proseguirà poi a piedi fino alla basilica di Santa Maria in Trastevere, dove la “Madonna Fiumarola” resterà fino a lunedì 29. Quel giorno, alle 6.30, il parroco monsignor Marco Gnavi presiederà la Messa, subito dopo la quale avrà luogo la processione mattutina, con la statua lignea riaccompagnata fino a Sant’Agata.

Come tradizione, durante la Messa di ringraziamento, verranno distribuite le rose benedette. «Alcuni anni fa si è sviluppata la tradizione di condividere con tutta la comunità dei fedeli di Trastevere e con le rose portate in processione con la Madonna del Carmine l’ultimo giorno», spiega Mario Pesce, membro del Consiglio direttivo dalla Venerabile Arcinconfraternita. «Per noi – sottolinea – questi giorni costituiscono il momento centrale del nostro calendario religioso, il momento in cui tutta la comunità di Trastevere riconosce la Madonna del Carmine come qualcosa di suo. L’Arciconfraternita mantiene questo culto per le future generazioni».

15 luglio 2019