La Fao sostiene gli “Empori” di Caritas romana

L’agenzia delle Nazioni Unite donerà le eccedenze di prodotti alimentari, articoli di vestiario e prodotti medici della sua sede romana

L’agenzia delle Nazioni Unite donerà le eccedenze di prodotti alimentari, articoli di vestiario e prodotti medici della sua sede romana 

La Fao donerà agli “Empori della carità” della Caritas diocesana le eccedenze di prodotti alimentari, bevande, articoli di vestiario e prodotti parafarmaceutici di prima medicazione, provenienti dalla sua sede romana. È questo il frutto dell’accordo firmato il 17 novembre tra Daniel Gustafson, vicedirettore generale (Operations) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura e monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma.

Ogni anno, circa un terzo del cibo prodotto nel mondo per il consumo umano è sprecato o perso: una quantità che sarebbe sufficiente a soddisfare le esigenze alimentari globali. La Fao, da questo punto di vista, è in prima linea negli sforzi per evitare e ridurre le perdite di cibo, anche attraverso la sensibilizzazione tra industrie, dettaglianti e consumatori.

Gustafson, sulla base del fatto che il cambiamento duraturo avviene in primo luogo attraverso l’impegno di ognuno a corretti stili di vita, ha sottolineato che la Fao farà la sua parte, evitando sprechi e donando le eccedenze attraverso la Caritas. L’accordo è stato realizzato su impulso della Caritas Internationalis, organismo ecclesiale – anch’esso con sede a Roma – che opera a programmi e progetti promossi dalla Fao e che, nel biennio 2013-2015 ha promosso la campagna mondiale “Una sola famiglia umana, cibo per tutti”.

18 novembre 2016