“La Famiglia”: una rete di sostegno accanto ai nuclei in difficoltà
Il Centro diretto da padre Feretti, sostenuto dai fondi dell’8xmille, e la scommessa sulla formazione: «La relazione, terapeutica, non si può improvvisare»
Il Centro diretto da padre Feretti, sostenuto dai fondi dell’8xmille, e la scommessa sulla formazione: «La relazione, terapeutica, non si può improvvisare»
Braccia che accolgono periferie esistenziali, nel cuore di Roma. Braccia protese fino ai margini della città per portare sostegno. Non solo ascolto e aiuto psicologico ma, primariamente, relazione umana professionale, quella garantita dal Centro La Famiglia nella sede di via della Pigna 13/a, dietro largo di Torre Argentina, e presso gli undici centri-satellite di consulenza familiare distribuiti nella Capitale e ad esso collegati. «L’ultimo nato, sei mesi fa – racconta padre Alfredo Feretti, sacerdote degli Oblati di Maria Immacolata e presidente del Centro – è quello nel quartiere Flaminio, nei locali della parrocchia Santa Croce», ma dalla Balduina a Centocelle, passando per Grottarossa, Talenti e Tor Bella Monaca «portiamo avanti il nostro impegno di attenzione al singolo e alla coppia, ai giovani e agli anziani».
Fondato nel 1968 da padre Luciano Cupia, il Centro La Famiglia è il primo consultorio familiare sorto a Roma: «Lavora nella e per la diocesi – spiega padre Feretti – ma è un’associazione laica che offre un servizio qualificato a tutti, nel rispetto della persona e della sua libertà, garantendo il segreto professionale assoluto». Aperto tutto il giorno dal lunedì al venerdì, con un’affluenza media di 120 persone alla settimana, fruisce dei locali al secondo piano del seicentesco palazzo che fu prima sede del Vicariato. Parte delle spese vive sono sostenute grazie ai fondi dell’8xmille; altre sono coperte anche grazie alle offerte liberamente fatte dagli utenti del centro. Tre le principali attività svolte: la promozione della famiglia, la consulenza psicologica, totalmente gratuita, e la formazione.
Al corso annuale di preparazione al matrimonio si aggiunge la proposta dei percorsi, guidati dal presidente in collaborazione con i missionari Omi, per quanti desiderano riscoprire la bellezza dell’amore sponsale, con un cammino dedicato anche a persone separate o divorziate e nuovamente inserite in una relazione di coppia. L’iniziativa, spiegano i promotori, «nasce dal desiderio di mostrare sempre di più il volto accogliente, materno e tenero della Chiesa».
Quarantacinque, in tutto, i professionisti membri dell’equipe del Centro che effettuano, come volontari, attività di consulenza a favore di oltre 500 persone tra adolescenti, adulti e coppie, per un totale di oltre 2.500 colloqui annui. Tutti hanno frequentato la Scuola per consulenti familiari, creata nel 1976 proprio con lo scopo di provvedere direttamente alla formazione degli operatori del consultorio. Il corso triennale ha più di 400 iscritti e viene attivato, oltre che a Roma, presso il Centro, in altre 26 città d’Italia da Vittorio Veneto a Trapani, isole comprese. «La relazione, che per noi è terapeutica – spiega ancora padre Feretti – non si può improvvisare: ecco perché investiamo tanto nella formazione».
La cura del disagio psicologico è fatta anche di calore ed empatia, consiste «in quell’approccio non giudicante che le persone cercano qui, in un ambiente protetto e confidenziale», chiarisce Maria Carla Zampieri, insegnante di professione e consulente familiare al Centro da oltre vent’anni, insieme al marito Carlo Volpini. Genitori e anche nonni, i due coniugi mettono la loro competenza ed esperienza a disposizione delle giovani coppie «che entrano in crisi perché perdono di vista la dimensione “a due” dopo la nascita dei bambini – riferisce Zampieri – o a causa della presenza sempre più necessaria, ma anche invadente, talvolta, dei suoceri-nonni». Altre volte invece la crisi coniugale è generata «dalla mancanza di responsabilità – racconta Maria Pia Pagliuso, psicologa volontaria del Centro -: si vivono con leggerezza e superficialità situazioni» per le quali si cerca poi una via d’uscita, e «qui le persone si sentono meno sole nel fronteggiare le difficoltà».
Tante richieste d’aiuto «provengono anche dai genitori che denunciano un senso di angoscia – continua Pagliuso – nella gestione di figli adolescenti, una mancanza di preparazione adeguata». Dal canto loro, i più giovani «manifestano problemi di socializzazione e difficoltà di adattamento», nonché disagi legati «alla propria identità di genere e sessuale». A tutti La Famiglia garantisce un approccio multidisciplinare grazie a un’equipe specializzata di professionisti: oltre ai consulenti familiari e agli psicoterapeuti, prestano servizio a titolo gratuito pedagogisti, nutrizionisti, sessuologi, consulenti etici e legali. E proprio la ricchezza delle risorse umane a cui può attingere consente al Centro La Famiglia di non fermarsi alle sfide che fronteggia da anni,ma di guardare avanti, per far fronte anche a nuove emergenze: da qualche settimana, alcuni professionisti volontari del consultorio seguono un neonato progetto nella parrocchia di San Frumenzio, che affianca e accoglie donne di strada.
Già attiva, ma «da incrementare», la consulenza di gruppo per over sessantenni “La forza dell’età”: incontri bimestrali di due ore, il venerdì mattina, con l’obiettivo di «far vivere la propria età in modo nuovo e valorizzante – illustra padre Feretti -, imparando a utilizzare le risorse personali». Ancora, è stata attivata da gennaio l’iniziativa denominata “Gap”, curata da operatori e psichiatri del Centro, per la prevenzione e la cura del gioco d’azzardo patologico. Davvero come in una famiglia, lo sguardo è recettivo, attento alle domande umane e sociali, alimentato dal desiderio di fornire, se non risposte definitive, strumenti e indicazioni per un cammino sereno e condiviso.
12 luglio 2017