La delegazione Orp a Betlemme, in visita alla scuola “Effetà Paolo VI”

Ad accogliere il gruppo romano, suor Ginetta, responsabile delle attività scolastiche: «Restituiamo la gioia di vivere. Qui tutti i bambini, anche quelli di altre fedi, si sentono accolti e amati»

«Effatà», cioè “apriti”, disse Gesù al sordomuto che guarì mentre passava da Sidone. Miracoli che si ripetono ancora oggi nell’Istituto “Effetà Paolo VI” di Betlemme, gestita dalle Suore Maestre di Santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori. È una scuola dedicata alla rieducazione audiofonetica dei bambini con disabilità uditive residenti nei Territori palestinesi. Inaugurato il 30 giugno 1971, l’Istituto nacque su desiderio di Papa Paolo VI che durante la visita in Terra Santa nel 1964 riscontrò la presenza di numerosi bambini audiolesi, privi di qualsiasi assistenza. La sordità infatti è una disabilità diffusa nel territorio soprattutto a causa di matrimoni tra consanguinei.

La struttura è stata visitata questa mattina, 12 marzo, da una delegazione dell’Opera romana pellegrinaggi tornata a visitare la Terra Santa. La sua missione principale è fornire ai suoi studenti le competenze necessarie per integrarsi pienamente nella società. Non si insegna, dunque, il linguaggio dei segni ma il metodo orale, grazie al quale dopo un lungo esercizio terapeutico i bambini imparano a parlare. Grazie agli strumenti tecnologici di cui l’Istituto dispone per il servizio logopedico individuale, si educano i bambini alla comunicazione verbale. Ogni anno è frequentato da circa 200 bambini sordomuti, la maggior parte musulmani, dai pochi mesi alla maturità, provenienti da Betlemme, Beit Jala, Beit Sahour e zone limitrofe, Ramallah, Hebron e villaggi vicini, e Gerico.

Dall’inizio della guerra però la frequenza non è costante perché «i numerosi posti di controllo allungano le code, facendo sì che tragitti normalmente percorribili in 30 minuti possano arrivare a durare più di un’ora – spiega suor Ginetta responsabile delle attività scolastiche -. Anche per noi religiose è diventato difficile andare a Gerusalemme, che dista appena 9 chilometri». Quindici minori, dai 3 ai 15 anni, risiedono nell’istituto data la lontananza tra casa e scuola. Suor Ginetta vive nell’istituto da quando è stato inaugurato e racconta con orgoglio «dei tanti ex alunni che hanno frequentato l’università. Una frequenta ora l’ultimo anno di Medicina e l’anno prossimo, in occasione della sua laurea, ci sarà una grande festa».

Insieme a suor Carmela, la madre superiora, la delegazione Orp ha visitato la scuola, le cui pareti sono tappezzate di lavoretti. Nelle aule c’è chi fa lezione, chi prepara i lavoretti per la festa della mamma, che in Palestina ricorre il 21 marzo, chi fa lezioni individuali. «Facciamo un lungo e paziente lavoro fino a quando imparano a parlare – prosegue suor Ginetta -. Restituiamo la dignità, la gioia di vivere. Qui tutti i bambini, anche quelli di altre fedi, si sentono accolti e amati».

Ieri pomeriggio, 11 marzo, la delegazione romana è stata ricevuta da monsignor Adolfo Tito Yllana, nunzio apostolico in Israele e delegato apostolico in Gerusalemme e Palestina, il quale ha spiegato che «la missione della rappresentanza pontificia è far sentire la presenza del Papa e della Chiesa. Essere qui è ciò che conta davvero – ha proseguito -, si tratta di una missione di natura profondamente qualitativa». Ha imparato che la cosa «più importante è stare accanto a chi soffre, anche semplicemente rimanendo in silenzio». Nella sala dove nel 1964 si svolse l’incontro tra il Patriarca Atenagora e Papa Paolo VI e cinquant’anni dopo quello tra Papa Francesco e Bartolomeo, il nunzio ha ringraziato i pellegrini che con il loro ritorno in Terra Santa «infondono coraggio». La direttrice dell’Orp, suor Rebecca Nazzaro, ha osservato che «il pellegrinaggio dopo il 7 ottobre 2023 deve essere diverso. In questo momento storico i cristiani di Terra Santa hanno bisogno di sentire un cuore che li ama mentre i nostri pellegrini possono constatare la bellezza di vivere e custodire il dono della fede».

12 marzo 2025