Con la Custodia di Terra Santa, “Una casa per Aleppo”

I frati lanciano la campagna per sostenere la ricostruzione nella città. Il parroco padre Alsabagh: «Senza una casa per le famiglie, morirà la speranza e non potrà tornare la vita. Ma le nostre sole forze non bastano»

«Questa casa nuova è una carezza di Dio alla mia vita». La signora Mayada, 70 anni, è una delle prime a vedere restaurata la sua abitazione ad Aleppo, nei pressi del confine tra la parte ovest della città, occupata dai governativi, e la parte est, la zona rossa controllata dai ribelli e da Al-Nusra. Bombe che cadevano «come grandine» e i cecchini dell’Isis come vicini di casa: è un ricordo vivissimo, il suo, raccolto dall’Associazione pro Terra Sancta. Quindi la fuga da alcuni parenti nella parte ovest della città, e poi ancora macerie. Fino alla liberazione, nel mese di dicembre: solo allora si è cominciato a parlare di ricostruzione, di rinascita. Su 4 milioni di abitanti, 3 hanno lasciato Aleppo durante il conflitto e solo ora hanno iniziato a tornare. A singhiozzi. E con l’aiuto dei Francescani e il supporto dell’Associazione pro Terra Sancta, si è iniziato a ricostruire qualche appartamento.

A fotografare la situazione della città è il parroco della parrocchia latina di Aleppo fra Ibrahim Alsabagh. «Dopo 6 anni e mezzo di feroci combattimenti, ad Aleppo è arrivata la pace – afferma – ma la città, prima considerata tra le più belle del mondo, oggi è devastata e ridotta ad un immane cimitero di macerie. Le sofferenze della popolazione sono state terribili  e in questo disastro, tantissime famiglie hanno perso tutto, anche la loro casa. Per aiutare gli abitanti a ricostruire il proprio futuro e quello della città – prosegue – è oggi una priorità assoluta restituire loro una casa. Senza una casa per le famiglie, ad Aleppo morirà la speranza e non potrà tornare la vita. Ma le nostre sole forze non bastano». Il costo della ricostruzione di un appartamento è stimato in circa 3mila euro. Delle 900 richieste di aiuto per la ricostruzione di appartamenti e case, solo il 10% è stato evaso attraverso l’azione dei frati e con il supporto di vari sostenitori.

Dalla comunità raccolta intorno ai frati della Custodia di Terra Santa arriva l’appello ad aderire alla campagna “Una casa per Aleppo“, per contribuire con un’offerta «anche piccola» alla ricostruzione delle case. «Per portare una piccola “carezza di speranza” alle famiglie di Aleppo». 85%, al momento, l’indice di disoccupazione nella città, dove 95 famiglie su 100 vivono al di sotto della soglia di povertà. In molte ancora senza una casa. «Abbiamo bisogno di voi – è l’appello di padre Alsabagh ai sostenitori occidentali – per ricostruire le case. Noi frati francescani siamo grati della vostra vicinanza: con voi al nostro fianco ricostruiremo le case di Aleppo per dare un futuro di pace a questa terra di Siria, seconda culla della cristianità, tanto importante per la storia e la memoria di tutti i cristiani del mondo».

23 novembre 2017