La consacrazione di 5 donne per l’Ordo Virginum

La celebrazione sabato 23 ottobre nella basilica di San Giovanni in Laterano, con il cardinale De Donatis. Le ha seguite nella formazione il vescovo Ricciardi

Si terrà sabato 23 ottobre alle 17.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano la Messa con rito di consacrazione di cinque donne per l’Ordo Virginum della diocesi. A presiedere la celebrazione sarà il cardinale vicario Angelo De Donatis. Si rinnoverà così l’azione liturgica con cui la Chiesa celebra la decisione (il propositum) di una donna di consacrare a Cristo la propria verginità e, invocando su di lei il dono dello Spirito, la dedica per sempre al servizio del Signore e a una diaconia di amore in favore della comunità ecclesiale, pur restando nel suo ordinario contesto di vita.

A promulgare il rito, nel 1970, fu Paolo VI, ma la tradizione affonda le radici nella storia della Chiesa dei primi secoli, quando alcune donne, con il proposito della santa verginità, sono state consacrate a Dio per essere spose dell’unico sposo che è Cristo Signore. Le consacrate vivono sole o in famiglia, esercitano diverse professioni, servono la Chiesa in modi diversi, nelle parrocchie o in altre realtà. Le cinque che riceveranno la consacrazione il 23 ottobre sono state seguite nel loro percorso di formazione dal vescovo Paolo Ricciardi, delegato diocesano per l’Ordo Virginum; due di loro sono romane, due congolesi, mentre la quinta arriva dall’Albania.

«L’Ordo Virginum secondo la tradizione della Chiesa dei primi secoli è questa tradizione di donne che vengono consacrate da Dio è vivono nel mondo», spiega Ricciardi. Una tradizione che si era un po’ persa per l’avvio dei monasteri e dei conventi si è ripresa dopo il Concilio Vaticano II con Paolo VI, nel 1970. «Lo specifico di questa vocazione è l’essere consacrate a immagine della Chiesa sposa, quindi una dimensione nuziale di queste donne che vivono nel mondo», prosegue il vescovo. Una dimensione «della tenerezza, dell’accoglienza, dell’accompagnamento nella preghiera, in una presenza semplice che manifesta però le opere di Dio».

21 ottobre 2021