La comunità del Gemelli celebra la Giornata del malato

Alla vigilia, la Messa con il vescovo Giuliodori e al termine la tavola rotonda sul messaggio del Papa. L’itinerario sinodale del Policlinico, incentrato sulla compassione

Dopo la celebrazione della Giornata nazionale per la vita, domenica 5 febbraio, con il vicegerente della diocesi di Roma Baldo Reina, la comunità universitaria e ospedaliera del Policlinico Gemelli si prepara a vivere la Giornata mondiale del malato, che si celebra l’11 febbraio. L’appuntamento è per venerdì 10, vigilia della ricorrenza, con la concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Claudio Giuliodori – assistente ecclesiastico generale della Cattolica -, alle 11 nella hall del Policlinico. Al termine, la tavola rotonda sul messaggio del Papa per la XXXI Giornata mondiale del malato, con la partecipazione, accanto a Giuliodori, del direttore sanitario della Fondazione Policlinico Gemelli Andrea Cambieri e di Massimo Fantoni, ricercatore in Malattie infettive alla Cattolica e direttore della Uoc Emergenze Infettive e Covid-19 della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs. Prevista la partecipazione di studenti, medici, personale e operatori sanitari.

Continua così l’itinerario di preghiera e riflessione promosso dal Centro pastorale d’ateneo e dalla cappellania ospedaliera del Policlinico Gemelli. Nelle parole di Giuliodori, «questa Giornata ci offre la possibilità di farci compagni di viaggio di tutti i nostri fratelli soprattutto, fragili, malati e sofferenti, nello spirito del cammino sinodale che la Chiesa italiana sta vivendo in uno stile di ascolto e il confronto a partire dai “Cantieri di Betania”. Papa Francesco nel suo messaggio – prosegue – ci ricorda proprio questa dimensione: “Nel pieno di un percorso sinodale, vi invito a riflettere sul fatto che proprio attraverso l’esperienza della fragilità e della malattia possiamo imparare a camminare insieme secondo lo stile di Dio, che è vicinanza, compassione e tenerezza”». Proprio per questo, «dall’emozione a quella che Papa Francesco definisce, nel messaggio per la Giornata mondiale del malato, la “cura organizzata”, il percorso della prima settimana di febbraio è dedicato, significativamente in un Policlinico universitario, a saper vedere, saper studiare, sapersi fermare e stare accanto. Una volta soccorso, il Samaritano dice all’albergatore: “Abbi cura di lui”. Perché la compassione riguarda tutti – sono ancora le parole del vescovo -. E camminare insieme alle persone malate e fragili è la missione più grande».

8 febbraio 2023