L’Italia «non ha effettuato progressi sufficienti nel corso del 2018 per rispettare il criterio del debito». Il richiamo dell’Europa al governo di Giuseppe Conte arriva con una lettera della Commisione Ue firmata dal vicepresidente Valdis Dombrovskis e dal responsabile per gli affari economici e monetari Pierre Moscovici. La risposta è attesa per il 31 maggio: due giorni di tempo, per fare luce sui motivi per i quali l’Italia non rispetta la regola del debito pubblico (60% rispetto al Pil), registrando anzi tra il 2017 e il 2018 un aumento del debito dal 131,4 al 132,2 per cento.

Ora la palla passa al ministero del Tesoro, chiamato a fornire spiegazioni convincenti; il verdetto della Commissione giungerà poi il prossimo 5 giugno. Sarà quello il momento per capire se la Commissione intende richiedere una procedura per debito eccessivo, sulla quale saranno chiamati a pronunciarsi i ministri dell’Economia e delle Finanze (Ecofin) nella riunione del 9 luglio. Non si esclude a questo punto la necessità del ricorso a una manovra correttiva.

29 maggio 2019