La Cei affiderà l’Italia a Maria il 1° maggio in Lombardia

All’inizio del mese mariano, un momento di preghiera nella basilica di Santa Maria del Fonte, nel comune di Caravaggio (BG), nella zona martoriata dal coronavirus

I vescovi italiani affideranno l’Italia a Maria. La decisione è stata adottata «raccogliendo la proposta e la sollecitazione di tanti fedeli» e comunicata nella tarda mattinata di lunedì 20 aprile. L’intero Paese sarà affidato alla protezione della Madre di Dio «come segno di salvezza e di speranza», spiega una nota della Cei.

L’appuntamento è per venerdì 1° maggio, alle ore 21, con un momento di preghiera nella basilica di Santa Maria del Fonte nel comune di Caravaggio, nella Lombardia martoriata dall’epidemia (diocesi di Cremona, provincia di Bergamo). «I pastori hanno il compito di guidare il loro gregge, il popolo cristiano – afferma il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei -, ma spesso è il popolo cristiano che spinge i pastori, come è avvenuto in questo caso».

«La scelta della data e del luogo – viene spiegato – è estremamente simbolica. Maggio è, infatti, il mese tradizionalmente dedicato alla Madonna, tempo scandito dalla preghiera del Rosario, dai pellegrinaggi ai santuari, dal bisogno di rivolgersi con preghiere speciali all’intercessione della Vergine. Iniziare questo mese con l’Atto di Affidamento a Maria, nella situazione attuale, acquista un significato molto particolare per tutta l’Italia. Il luogo, Caravaggio, racchiude in sé la sofferenza e il dolore vissuti in una terra duramente provata dall’emergenza sanitaria. Alla Madonna la Chiesa affida i malati, gli operatori sanitari e i medici, le famiglie, i defunti. Nella festa di san Giuseppe lavoratore, sposo di Maria Vergine, affida, in particolare, i lavoratori, consapevole delle preoccupazioni e dei timori con cui tanti guardano al futuro».

21 aprile 2020