La Caritas inaugura Casa Wanda, per i malati di Alzheimer
Il servizio, nel cuore di Villa Glori, per individuare approcci alla gestione della persona affetta da demenza e offrire supporto alla famiglia
Il servizio, nel cuore di Villa Glori, per individuare approcci sempre più efficaci alla gestione della persona affetta da demenza e offrire un supporto alla famiglia
Avviate ieri, lunedì 6 marzo, le attività di Casa Wanda, il centro promosso dalla Caritas diocesana di Roma dedicato a persone affette da demenza e malate di Alzheimer. Nel cuore di Villa Glori, presso il complesso dell’ex Colonia Marchiafava ristrutturato grazie alla donazione della Fondazione Wanda, da sempre impegnata ad aiutare e assistere anziani fragili e soli, la struttura è attrezzata con ambienti interni protetti e sicuri e dotata di spazi esterni. Tutto progettato per una stimolazione mentale e fisica appropriata del malato di Alzheimer.
Il servizio, spiegano infatti dalla Caritas, nasce «con l’intenzione di osservare, studiare, analizzare, riflettere, ridefinire di volta in volta obiettivi, interventi, percorsi, seguendo la logica del miglioramento continuo, al fine di individuare approcci sempre più efficaci alla gestione della persona affetta da demenza e offrire un valido supporto alla sua famiglia». Per questo il centro offre ascolto e supporto psicologico alla popolazione che invecchia, ai familiari e ai caregiver, valutazione cognitiva ed emotiva-comportamentale, ma anche momenti aggregativi e riabilitativi e un laboratorio di “musicArterpia”.
L’obiettivo di fondo: favorire la permanenza della persona malata nel contesto sociale e familiare di appartenenza, offrendo un’assistenza globale e calibrata su piani di intervento personalizzati. Per prevenire e, per quanto possibile, rallentare il progredire della patologia, sviluppando anche collegamenti strutturati con gli altri servizi della rete, insieme ad attività di aggiornamento, formazione e sensibilizzazione alle tematiche connesse alla demenza. A fare da filo conduttore, sottolineano da Casa Wanda, è la consapevolezza che «l’anziano non autosufficiente è primariamente una Persona con una storia e un’identità personale e sociale». Proprio per questo, «il personale si impegna a valorizzare la totalità del suo essere», privilegiando in ogni azione un approccio dinamico e riabilitativo. «La vita – concludono – è degna di cura e attenzione. In qualunque fase del suo ciclo».
Per informazioni: centroalzheimer@caritasroma.it, tel. 06.88.815. 650, 339.6997558.
7 marzo 2017