La Blind Orchestra e la musica che fa luce

L’ideatore è Alfredo Santoloci, compositore e docente a Santa Cecilia: «Un vero amplificatore di emozioni per tutti». L’11 marzo il concerto al Teatro Parioli

Si chiama Bio, Blind Inclusive Orchestra, e sta scrivendo a Roma una storia nuova nel campo della musica. È la prima realtà sinfonica per musicisti ciechi e ipovedenti che suonano insieme a grandi professori d’orchestra. Un progetto unico ideato da Alfredo Santoloci, compositore e direttore d’orchestra, docente al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. «Stavo seguendo le Paralimpiadi in Cina – spiega – quando ho visto entrare una band di fiati composta da ragazzi non vedenti. Sono rimasto colpito profondamente dal loro senso del ritmo e dall’intonazione. Così ho pensato di avviare il progetto a Roma».

L’ostacolo visivo viene superato con l’ausilio degli auricolari: il maestro sussurra con un microfono collegato e indica tempo e variazioni. «Di solito rielaboro le partiture per dare la possibilità ai musicisti Blind di imparare le proprie parti attraverso lo studio su tracce audio che realizzo appositamente, per ognuno. L’apprendimento personalizzato è importantissimo e propedeutico per la buona riuscita dell’insieme. I tempi chiaramente sono più lunghi ma il risultato è incredibile. L’orchestra diviene un vero amplificatore di emozioni, per tutti e per me in primo luogo. Tante volte mi sono commosso e ho scoperto di dirigere io ad occhi chiusi». Il primo concerto ha avuto luogo nell’ottobre del 2023.

«È uno dei doni più belli della mia vita», racconta Matteo Mazzone 13 anni, uno dei più giovani musicisti. «Frequento la terza media. Studio il pianoforte da quando avevo 6 anni. Mi sono avvicinato alla musica ascoltandone tanta a casa: Mozart soprattutto e la Sonata K545, la mia preferita. Studio piano con mio padre, un’ora al giorno e poi con la mia insegnante insostituibile Arianna. Da circa un anno e mezzo – dice Matteo – sono nella Blind. L’ho conosciuta a Roma, durante un concorso di pianoforte. Il maestro Santoloci mi ha ascoltato e al termine dell’esecuzione mi ha proposto di unirmi all’orchestra. Suonare con grandissimi musicisti, accordarsi prima dell’esecuzione mi fa sentire un corpo unico».

Tante le emozioni: «Prima dei concerti, cerco di restare tranquillo e spero tanto di realizzare un’esecuzione di livello. Durante l’esecuzione sono molto concentrato. Alla fine, se sono riuscito nel mio intento, l’applauso del pubblico è per me la ricompensa più bella», confida. «Ho sentito dell’orchestra un anno fa al telegiornale», racconta Stefania Caccamo, 44 anni, flautista. «Non pensavo però di poterne far parte. Suonavo il flauto da 4 anni e non ero una studentessa del Conservatorio. Tramite un amico musicista, che aveva incontrato il maestro a un concerto, sono entrata in contatto con lui. Ho così scoperto che anche con il mio livello era possibile unirmi all’ensemble. In questo anno sono cresciuta molto con l’aiuto di tutti. Le partiture sono diventate più elaborate. Il repertorio spazia dal classico al jazz alla musica moderna. La mia – afferma Caccamo – è una grande passione che sto riuscendo a realizzare in questi ultimi anni. La strada è lunga. Sono ansiosa e avida allo stesso tempo di imparare questo meraviglioso strumento che si presta ad esprimere tutte le sfumature dell’animo umano. La Bio è una scuola di vita».

Per accedere è possibile fare richiesta attraverso l’account Facebook dell’orchestra. «Ai musicisti non vedenti – spiega Santoloci – non si richiede una preparazione elevata ma una certa predisposizione musicale, che loro generalmente hanno. In tanti possiedono infatti l’orecchio assoluto, un punto di forza durante i concerti». Fervono in questi giorni le prove, aperte al pubblico, all’Istituto Sant’Alessio, che ha messo a disposizione il sabato mattina all’orchestra il nuovo auditorium. La Bio è ora una onlus e ha attivato, sulla piattaforma Go fund me, una raccolta fondi per aiutare chi non riesce ad acquistare lo strumento o coprire la spesa delle lezioni. Dopo una tournée in diversi teatri italiani, sarà al completo con i suoi 30 elementi, tra cui maestri delle più prestigiose orchestre romane, in concerto l’11 marzo alle 21 al Teatro Parioli. In repertorio Vivaldi, Bach, Mozart, Gershwin, Piovani, Morricone.

27 febbraio 2024