La Bibbia di don Santoro donata a “Gesù di Nazareth”

A 33 anni dalla posa della prima pietra, donato alla comunità del Collatino il testo in turco trapassato dal proiettile che uccise il primo parroco, a Trabzon

Messa con Bibbia di Don Santoro, parrocchia Gesù di Nazareth, 26 ottobre 2019Messa con Bibbia di Don Santoro, parrocchia Gesù di Nazareth, 26 ottobre 2019

 

 

 

 

 

«Ricevere in dono la Bibbia trapassata dal proiettile che uccise don Andrea Santoro, nell’anno in cui celebriamo, come Chiesa universale, il Mese missionario straordinario, ci permette di mettere al centro della nostra vita di comunità cristiana la bellezza della Parola di Dio». A 33 anni dalla posa della prima pietra della chiesa intitolata a Gesù di Nazareth, il parroco don Giuseppe Russo ha ricordato così sabato 26 ottobre, nella liturgia della Parola organizzata per celebrare l’anniversario, il primo parroco della comunità don Andrea Santoro, ucciso a Trabzon – l’antica Trebisonda – in Turchia il 5 febbraio 2006, mentre pregava nella piccola chiesa che egli stesso aveva restaurato. Tra le mani, la Bibbia in turco che la comunità del Collatino ha ricevuto in dono.

Messa con Bibbia di Don Santoro, parrocchia Gesù di Nazareth, 26 ottobre 2019Proprio don Santoro aveva posato la prima pietra della chiesa di Gesù di Nazareth, il 26 ottobre 1986, dopo cinque anni trascorsi a celebrare le liturgie tra la sala condominiale del comparto Z3 e l’androne della scuola elementare, che ora prende il suo nome. «Oggi è per noi un giorno speciale – ha detto don Giuseppe – perché la diocesi di Roma ha voluto onorare questa nostra ricorrenza consegnandoci il Sacro Testo, in lingua turca, che il primo parroco di questa comunità aveva con sé fino all’ultimo momento della sua vita su questa terra. Don Andrea è un uomo della Chiesa, venerava le Divine Scritture, come ha fatto con il Corpo stesso di Cristo».

Messa con Bibbia di Don Santoro, parrocchia Gesù di Nazareth, 26 ottobre 2019La Bibbia è stata consegnata ufficialmente al parroco dalla sorella Maddalena e da Augusto D’Angelo, amico e biografo di don Andrea. La celebrazione è stata presieduta da don Giuseppe Castelli, vice direttore dell’Ufficio scuola della diocesi di Roma e incaricato per la Scuola cattolica. «È stato molto emozionante consegnare la Bibbia alla parrocchia e vedere tanta gente, tanti parrocchiani di don Andrea, questo mi ha fatto molto piacere – ha commentato Maddalena -. L’assenza di mio fratello si è sentita tanto, i primi sei anni li abbiamo vissuti certamente nella sofferenza, ma anche nello sperimentare il perdono verso chiunque abbia compiuto quel gesto».

Bibbia di Don Santoro, parrocchia Gesù di Nazareth, 26 ottobre 2019Poco dopo la perdita di don Andrea, la famiglia Santoro ha trovato subito la propria missione che si è concretizzata nell’associazione dedicata proprio a don Andrea. «Nel ritrovarci insieme ai tanti parrocchiani, abbiamo dovuto rispondere a tante richieste che ci arrivavano: testimonianze, qualche scritto, qualche pubblicazione; è stato in quel momento che abbiamo pensato di creare un’associazione affinché potessimo far conoscere agli altri la spiritualità di don Andrea, dopo averla approfondita noi per primi». A cominciare dall’aspetto del «dialogo vivo con la gente musulmana che si trova sul porto», ha chiarito la sorella di don Andrea, per continuare con «l’amore per la Parola di Dio, la passione per questa Parola che è stata vissuta ed è stata resa carne». Inoltre uno degli obiettivi che questa realtà vuole perseguire è quello di mantenere vivo il contatto tra la diocesi di Roma, da dove don Andrea è partito, e il Vicariato di Anatolia, dove ha vissuto cinque anni e mezzo.

Bibbia di Don Santoro, parrocchia Gesù di Nazareth, 26 ottobre 2019La Bibbia verrà esposta ufficialmente all’interno di una teca in parrocchia nel mese di gennaio, in occasione della Veglia ecumenica diocesana per l’unità dei cristiani, alla quale parteciperà il cardinale Angelo De Donatis.

28 ottobre 2019