L’11 e 12 agosto i giovani delle diocesi con il Papa

Sarà il momento culminante del pellegrinaggio a Roma, non necessariamente nei santuari ma anche nelle cittadelle della carità, strutture di accoglienza e hospice per malati terminali

Una settimana di pellegrinaggio dalla propria diocesi a Roma: non necessariamente nei luoghi classici come i santuari, ma anche nelle “cittadelle della carità” che spesso nascono attorno ad essi, come le strutture e le opere di solidarietà, le case di accoglienza, gli “hospice” per malati terminali, «tutti luoghi che hanno bisogno della presenza dei giovani, della loro solidarietà e vicinanza». È una delle iniziative proposte dal Servizio nazionale della Cei per la pastorale giovanile, in vista del Sinodo sui giovani.

Il pellegrinaggio proposto ai giovani dalle rispettive diocesi verso luoghi di spiritualità, ha reso noto monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, durante la conferenza stampa di chiusura del Consiglio permanente, convergerà l’11 e 12 agosto a Roma, dove è in programma l’incontro con Papa Francesco. La strategia pastorale, ha spiegato il vescovo, è quella della «condivisione di buone pratiche nelle diocesi per recuperare il protagonismo dei giovani, in una cultura dove manca l’adulto, nel senso che vive per se stesso».

«L’Italia non è un Paese per giovani – ha affermato Galantino -, bisogna rendersi conto con grande realismo di quale è la situazione attuale, con iniziative che coinvolgano i giovani perché siano loro a palare di sé, a coinvolgerci sul loro presente e il loro futuro». Rientra in questa prospettiva anche lo «strumento informativo on line per sostenere l’ascolto dei giovani», a partire da gennaio, e la costituzione a livello diocesano di un gruppo di lavoro che coinvolga, accanto a rappresentanti della pastorale giovani, quelli della pastorale vocazionale, di quella familiare e di quella scolastica.

29 settembre 2017