Kiev: attacco con droni nel sud della Russia
La rivendicazione dei servizi segreti ucraini. Incendio in una raffineria di petrolio. Attacchi anche da Mosca sull’Ucraina. Trovate le scatole nere dell’aereo russo precipitato
Notte di attacchi incrociati, quella tra 24 e 25 gennaio, tra Russia e Ucraina. I media locali riferiscono di 4 feriti nel villaggio ucraino di Rohan, nella regione nordorientale di Kharkiv, e almeno 6 a Odessa, nell’Ucraina meridionale, colpita due volte, nell’arco della nottata, dai droni russi, secondo il governatore regionale Oleh Kiper. Complessivamente, stando ai dati di Kiev, le forze russe hanno lanciato nella notte 14 droni kamikaze sull’Ucraina, 11 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree.
Dall’altro lato del fronte, è scoppiato un incendio in una raffineria di petrolio a Tuapse, nella regione russa meridionale di Krasnodar, dove i residenti, informano, ancora, i media locali, hanno riferito di aver visto diversi droni sorvolare la zona. Quindi è arrivata la rivendicazione dell’attacco da parte dei Servizi segreti ucraini, la Sbu, riportata da Rbc Ukraine: i droni hanno attaccato la raffineria russa e dopo due potenti esplosioni è scoppiato un incendio su larga scala.
Ritrovate intanto «in buone condizioni tecniche» entrambe le scatole nere dell’aereo russo Ilyushin-76 precipitato ieri, 24 gennaio, nella regione di Belgorod e che secondo Mosca è stato abbattuto dalle forze di Kiev mentre trasportava 65 prigionieri ucraini destinati a uno scambio con soldati russi, riferisce l’agenzia Ria Novosti citando i servizi d’emergenza. Sull’incidente hanno aperto un’indagine penale i Servizi segreti ucraini, rende noto Rrb-Ucraina. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov però continua ad addossare la responsabilità a Kiev, parlando di «un atto mostruoso che non può essere compreso». E avverte: «Nessuno può dire se gli scambi di prigionieri tra russi e ucraini continueranno».
25 gennaio 2024