Istanbul: attacco a una chiesa italiana. La vicinanza del Papa

Due uomini armati sono entrati sparando, mentre si celebrava la Messa della domenica, nel luogo di culto intitolato a Santa Maria. Morto un uomo. Il titolare della Farnesina Tajani: «Ferma condanna»

«Esprimo la mia vicinanza alla comunità della chiesa di Santa Maria a Sariyer, a Istanbul, che durante la Messa ha subito un attacco armato che ha provocato un morto e diversi feriti». Al termine dell’Angelus di questa mattina, 28 gennaio, Papa Francesco è intervenuto sull’attacco di poche ore prima, quando due persone mascherate hanno fatto irruzione nel luogo di culto italiano a Istanbul. Erano le 11.40, le 9.40 ora italiana. Sono entrati sparando in aria, mentre era in corso la celebrazione eucaristica. Un uomo identificato come C. T. – che sarebbe un cittadino turco senzatetto che trova spesso rifugio nella chiesa -, secondo alcune ricostruzioni, si è alzato urlando contro di loro, che gli hanno sparato uccidendolo.

Su X il ministro dell’Interno turco Ali Yerlikaya riferisce che gli aggressori mascherati hanno aggredito l’uomo identificato con le iniziali C. T., che partecipava alla celebrazione, che ha perso la vita. Quindi ha aggiunto che sono in corso «gli sforzi per catturare gli aggressori. Condanniamo con forza questo vile attacco», sono le sue parole.

Ferma condanna, insieme al cordoglio, anche nella reazione del ministero degli Affari esteri e vicepremier Antonio Tjani, che su X parla di «vile attacco. La Farnesina – aggiunge – segue la situazione con l’ambasciata ad Ankara e il consolato a Istanbul, sono certo che le autorità turche arresteranno i responsabili».

Sempre dall’Italia, il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana ribadisce «la più ferma condanna per il vile attacco armato avvenuto durante la celebrazione della Santa Messa nella chiesa cattolica italiana di Santa Maria a Istanbul. Rivolgo alla comunità dei fedeli la mia vicinanza e solidarietà – aggiunge -. Auspico che le autorità turche arrestino gli aggressori e che si faccia piena luce sulla vicenda».

Nel frattempo il vicario apostolico di Istanbul Massimiliano Palinuro, raggiunto da Vatican News, ribadisce che «devono essere ancora verificate le motivazioni dell’attacco ma gli elementi che finora sembrano emergere lasciano ipotizzare un attacco di matrice religiosa – aggiunge -, una motivazione di intolleranza religiosa».

28 gennaio 2024