Israele – Hamas: è tregua

Al via nella notte tra 20 e 21 maggio il cessate il fuoco, mediato da Egitto e Nazioni Unite, «reciproco e simultaneo». Guterres (Onu): «Ora va rispettato»

È entrato in vigore alle 2 del mattino di venerdì 21 maggio, ora locale – quando in Italia era l’una -, il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, approvato dal gabinetto di sicurezza israeliano al termine di un confronto durato tre ore. Immediata la conferma di Hamas, che ha annunciato una tregua «simultanea e reciproca». Dopo 11 giorni di conflitto dunque, grazie alla mediazione di Egitto e Nazioni Unite, le armi che hanno ucciso 232 palestinesi e 12 israeliani hanno finalmente taciuto. Nel sud di Israele la vita sta gradualmente tornando alla normalità e le autorità militari si apprestano a revocare le misure di emergenza imposte alla popolazione.

Di fatto, si torna alla situazione precedente alla crisi degli ultimi giorni. Secondo fonti locali, Israele non si è assunto altri impegni a parte la sospensione delle ostilità. Nei prossimi giorni, informa la radio militare, emissari dell’Egitto si recheranno in Israele e a Gaza per discutere il rafforzamento della tregua. E proprio al presidente egiziano Al Sisi è andato il grazie del presidente americano Joe Biden – che già da giovedì aveva alzato la pressione sulle parti – per il ruolo svolto nella tregua: «Una vera opportunità», l’ha definita Biden, per fare progressi dopo il conflitto. Il segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà in Medio Oriente nei prossimi giorni e incontrerà le sue controparti «israeliane, palestinesi e regionali» per «lavorare insieme per costruire un futuro migliore per israeliani e palestinesi», informa il dipartimento Usa. Gli aiuti a Gaza, assicura Biden, arriveranno ma attraverso Abu Mazen e non Hamas.

«Plaude» al cessate il fuoco il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che «chiede a entrambe le parti di osservare la tregua». Analoga la richiesta che arriva dal governo britannico, che invita tutte le parti a «lavorare per rendere il cessate il fuoco sostenibile e porre fine all’inaccettabile ciclo di violenza e perdita di vite umane», come scrive su Twitter il ministro degli Esteri Dominic Raab, aggiungendo che il governo britannico sostiene «gli sforzi per raggiungere la pace».

21 maggio 2021