Iraq, l’appello di Francesco: «Le autorità ascoltino il grido del popolo»
Al termine dell’udienza generale il ricordo della situazione del Paese, dove dall’inizio di ottobre sono più di 250 i manifestanti uccisi. Il pensiero alla memoria dei defunti
«Cari fratelli e sorelle, il mio pensiero va all’amato Iraq, dove le manifestazioni di protesta avvenute durante questo mese hanno causato numerosi morti e feriti». Al termine dell’udienza generale di questa mattina, mercoledì 30 ottobre, Papa Francesco ha lanciato il suo appello per il Paese mediorientale dove dall’inizio di ottobre sono più di 250 i manifestanti uccisi a Baghdad e nelle città del sud del Paese. «Mentre esprimo cordoglio per le vittime e vicinanza alle loro famiglie e ai feriti – le parole del pontefice -, invito le autorità ad ascoltare il grido della popolazione che chiede una vita degna e tranquilla».
Ancora, il Papa si è rivolto direttamente anche alla popolo in rivolta. «Esorto tutti gli iracheni, con il sostegno della comunità internazionale, a percorrere la via del dialogo e della riconciliazione e a cercare le giuste soluzioni alle sfide e ai problemi del Paese», ha detto. Quindi ha aggiunto: «Prego affinché quel popolo martoriato possa trovare pace e stabilità dopo anni di guerra e di violenza. Ha sofferto tanto».
Poco prima, nel saluto ai pellegrini polacchi, Francesco aveva ricordato anche la solennità di Tutti i Santi e la memoria di tutti i fedeli defunti, che la Chiesa celebra tra qualche giorno. «Come diceva san Giovanni Paolo II – ha ricordato -, questi giorni ci invitano a volgere lo sguardo al Cielo, meta del nostro pellegrinaggio terreno. Là ci attende la festosa comunità dei Santi. Là ci ritroveremo con i nostri cari defunti, per i quali ora si eleva la nostra preghiera. Viviamo il mistero della comunione dei Santi con la speranza che scaturisce dalla risurrezione del Signore nostro Gesù Cristo».
30 ottobre 2019