Iraq: incendio al Covid Hospital di Nassiriya

Morti finora 64 pazienti; almeno 100 i feriti. Il Papa: «Vicinanza spirituale a tutti i colpiti». Ancora incerte le cause: probabile l’esplosione di una bombola d’ossigeno

Il bilancio, ancora provvisorio, parla di 64 morti tra i pazienti e di almeno 100 feriti. A dare notizie dell’incendio che si è sviluppato nel Covid Hospitale di Nassirya, nel sud dell’Iraq, è l’emittente televisiva araba Al Jazeera. Una tagedia di cui il presidente iracheno Barham Salih individua le cause nella «corruzione persistente» e nella «cattiva gestione, che sottovaluta la vita degli iracheni e impedisce una riforma delle istituzioni». Quindi, su Twitter, chiede un’inchiesta, affinché i responsabili rispondano di quanto avvenuto.

Il capo dello Stato ha ricordato anche l’incendio avvenuto nell’aprile scorso in un ospedale di Baghdad, nel quale morirono 82 persone mentre altre 110 rimasero ferite, in seguito al quale scoppiarono forti proteste che portano alle dimissioni del ministro della Salute Hasan al-Tamimi. Di qui la richiesta, da parte del presidente Salih, di una riforma urgente dell’operato delle istituzioni, in particolare di quelle che operano nella gestione del settore sanitario.

Ancora da chiarire, al momento, le cause dell’incidente, che secondo alcuni testimoni potrebbe essere stato causato dall’esplosione di una bombola per l’ossigeno. Nessuna indicazione dalle autorità. Immediatamente sospesi intanto il capo del dipartimento della Salute di Dhi Qar, il direttore sanitario dell’ospedale e il capo della protezione civile.

A «tutti coloro che sono stati colpiti dal tragico incendio» è arrivata la «vicinanza spirituale» di Papa Francesco, attraverso il telegramma inviato tramite il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin al nunzio apostolico in Iraq Mitja Leskovar. «Profondamente rattristato», il pontefice prega «specialmente per coloro che sono morti e per il conforto del loro familiari e amici che piangono la loro perdita» e invoca «le benedizioni divine della consolazione, della forza e della pace» sui pazienti, i medici e il personale dell’ospedale.

13 luglio 2021