Iraq, il seminario di Mosul per la cura dei contagiati da coronavirus

La struttura messa a disposizione delle autorità politiche e sanitarie della provincia di Ninve dall’arcidiocesi siro-cattolica. Garantiti vitto e alloggio

L’arcidiocesi siro-cattolica di Mosul mette a disposizione delle autorità politiche e sanitarie della provincia di Ninive chiamate a gestire l’emergenza Covid-19 i i locali e le strutture che in passato hanno ospitato il seminario patriarcale, presso una parrocchia siro-cattolica della città nord-irachena, rimasta per lunghi anni sotto il controllo dei jihadisti dell’autoproclamato Stato Islamico (Daesh).In tutto, 48 camere singole per ospitare le persone contagiate dal coronavirus che non hanno bisogno di sottoporsi a terapia intensiva o devono trascorrere in isolamento il periodo di quarantena dopo la guarigione.

A riferire la notizia è l’agenzia Fides, che informa che l’arcidiocesi siro-cattolica ha preso anche l’impegno di garantire vitto e assistenza logistica ai malati e ai convalescenti che verranno ricoverati nella struttura, ricevendo il ringraziamento del direttore del dipartimento della sanità pubblica della provincia di Ninive, che nei giorni scorsi ha verificato di persona l’idoneità dei locali messi a disposizione. Nella struttura dovrebbero essere ricoverati in particolare i contagiati provenienti da Qaraqosh, nella Piana di Ninive, un tempo abitata in maggioranza da cristiani.

7 maggio 2020