Iraq, colpito il convento delle suore del Sacro Cuore di Mosul

I miliziani dello Stato islamico hanno fatto ricorso a cariche di esplosivo, con l’obiettivo di distruggere la croce che svettava sulla chiesa. Al momento non risulta danneggiato l’adiacente monastero di San Giorgio

Devastato dai jihadisti dello Stato islamico con dell’esplosivo il convento delle suore del Sacro Cuore di Mosul, nel nor dell’Iraq, che già in precedenza avevano occupato e usato come alloggio e base logistica. Ne dà notizia l’agenzia Fides, secondo cui i miliziani che controllano la città hanno utilizzato l’esplosivo nella base e sulla facciata della struttura proprio con l’intento di provocare danni gravi in particolare alla Chiesa. Il loro obiettivo era la croce che svettava sul luogo di culto.

Prima di mettere in atto la loro opera devastatrice, i miliziani dello Stato islamico hanno avvertito gli abitanti della zona, suggerendo loro di tenere aperte le finestre per evitare che i vetri fossero infranti dallo spostamento d’aria. Fonti locali ipotizzano che il convento sia stato abbandonato perché considerato imminente bersaglio dei raid aerei realizzati anche a Mosul dalla coalizione anti-califfato a guida Usa. Al momento non risulta che sia stato danneggiato l’adiacente monastero di San Giorgio, appartenente all’ordine antoniano di Sant’Ormisda dei caldei.

Mosul, secondo centro per importanza del Paese, è stata la prima città irachena a cadere nelle mani delle milizie dello Stato islamico. L’arcivescovo caledeo Emil Shimoun Nona era stato tra i primi a lanciare l’allarme sul pericolo dell’avanzata degli islamisti, in seguito alla quale già a inizio giugno sono fuggiti circa 500mila tra cristiani e musulmani. Il monastero, costruito dal governo iracheno nel 1984, ospitava suore impegnate da anni nella cura degli anziani e di quanti necessitano di cure speciali.

 

26 novembre 2014