Iraq, chiese riaperte. Sako: «Il mondo ha bisogno di risveglio spirituale»

Dopo più di 7 mesi, riprese le Messe con i fedeli. Il patriarca: «Dio non è ignaro del nostro dolore e dei nostri bisogni. Vuole che andiamo da lui»

Celebrata dal patriarca caldeo di Baghdad Louis Raphael Sako, domenica 4 ottobre, la Messa nella chiesa del Rosario della Capitale irachena, che ha segnato la riprese delle celebrazioni in presenza di fedeli – seppure pochi – dopo oltre 7 mesi di chiusura a causa del Covid-19. Dal cardinale, un invito a pregare per l’Iraq, «che sta attraversando una crisi difficile», per il Libano, la Siria, lo Yemen e la Libia. «Il mondo intero ha bisogno di un risveglio spirituale per godere della pace e della stabilità», ha aggiunto il patriarca, ricordando anche gli inviti di Papa Francesco a pregare «per la Chiesa perché possa compiere la sua missione con sincerità, integrità e con occhio vigile».

Nelle parole di Sako, «il periodo di quarantena trascorso in casa, nonostante sia stato difficile, ha avuto il beneficio di rafforzare il rapporto tra i membri della famiglia e la spiritualità cristiana attraverso la pratica della preghiera e del silenzio, la meditazione e una lettura approfondita della Bibbia». È in mezzo alle «tenebre», ha aggiunto, che «il credente trova uno spiraglio di luce e l’incoraggiamento a condurre una vita dignitosa. Dio, infatti, non è ignaro del nostro dolore e dei nostri bisogni. Egli vuole che andiamo da lui».

6 ottobre 2020