Ipseoa Tor Carbone, il pranzo degli studenti per i più “fragili”

L’iniziativa in occasione dell’81° compleanno del Papa, il 17 dicembre, alla presenza del vescovo Paolo Lojudice. Il pane fornito dalle Acli di Roma con il progetto “Il pane a chi serve 2.0”

Sono oltre 40 gli invitati speciali al pranzo preparato dagli alunni dell’Ipseoa Tor Carbone per oggi, venerdì 15 dicembre, Un evento straordinario intitolato “Auguri Papa Francesco”: gli studenti dell’Istituto professionale di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera infatti, in vista dell’81° compleanno di Francesco domenica 17 dicembre, prepareranno e serviranno un pranzo speciale per chi è più fragile. In sintonia con quell’attenzione per gli ultimi che è tra i tratti distintivi del ministero del Papa.

Tortino di pane con indivia, acciughe del Mediterraneo, olive nere e fonduta di pecorino romano Dop; cappelli arcobaleno ripieni di mozzarella e pomodori secchi, passatina di broccoletti, sgombro scottato. E ancora, spaghetti «all’ajo e olio», noci e zucca; baccalà confit, purea di topinambur, cipolla rossa caramellata; pera croccante con cuore fondente in zuppa di passion fruit. Questo il menù del giorno, servito agli ospiti provenienti dal Cas di via Porrino, dall’Isola solidale e segnalati da Medicina solidale e dalle parrocchie della zona. Con loro anche il vescovo ausiliare per il settore sud Paolo Lojudice, la preside dell’Ipseoa Cristina Tonelli, Fabio Massimo Pallottini, direttore generale del Car, la presidente delle Acli di Roma e provincia Lidia Borzì e Gildo De Angelis, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio.

Per monsignor Lojudice si tratta di un’iniziativa che «ha un grande significato perché organizzata dai ragazzi e dalle ragazze dell’Istituto dimostrando una grande attenzione a chi è  meno fortunato e anche un affetto speciale nei confronti di un Papa che ci spinge sempre ad andare verso chi è meno fortunato e con i suoi insegnamenti ha ispirato l’organizzazione di questo momento. Un segno positivo che arriva dai più giovani – prosegue il presule -, che deve essere preso come esempio». Tutte le materie prime per preparare il pranzo sono state fornite dal Car, mentre il pane servito a tavola è fornito dalle Acli di Roma grazie al progetto “il pane a chi serve 2.0”.

«Abbiamo aderito a questa iniziativa – spiega la presidente Lidia Borzì – per mettere a disposizione il pane invenduto che raccogliamo da molti forni di Roma per poi reinserirlo nei circuiti sociali ma anche per sensibilizzare i giovani e il mondo della scuola su un tema altamente educativo come la lotta allo spreco e il riutilizzo delle eccedenze alimentari ai fini solidali». Sulla stessa linea il commento di Fabio Massimo Pallottini, direttore generale del Centro agroalimentare romano. «Abbiamo con entusiasmo voluto coniugare la nostra attenzione al tema della responsabilità sociale d’impresa con il mondo della scuola – sottolinea – per favorire quanti vivono nella nostra città con difficoltà e spesso grandi disagi. Una dimostrazione concreta di come la rete tra imprenditoria, società civile e in questo caso la scuola possa dare risposte efficaci e concrete alle emergenze delle comunità cittadine».

Rivendica con orgoglio il «senso di condivisione e solidarietà» che caratterizza la “sua” scuola, anzi, la «nostra comunità scolastica”, la preside Cristina Tonelli. «È importante – evidenzia – che i ragazzi comprendano che la solidarietà non è mai a senso unico ma ha una sua “circolarità” poiché tutti quando donano ricevono qualcosa dall’altro. Inoltre – prosegue -, utilizzare cibo  e prodotti non venduti per preparare un pranzo per i meno fortunati appare la più nobile occasione per aiutare i ragazzi ad acquisire la consapevolezza del problema degli sprechi alimentari, prevenire e contrastare lo spreco e al contempo incentivare il senso di condivisione verso gli altri».

15 dicembre 2017