Ior, pubblicato il bilancio 2016. Il patrimonio: 636,6 milioni di euro

Serviti circa 15mila clienti, che hanno affidato all’Istituto risorse per un valore di 5,7 miliardi. Continua la riduzione delle spese operative

Serviti circa 15mila clienti diffusi globalmente, che hanno affidato all’Istituto risorse per un valore di 5,7 miliardi. Continua la riduzione delle spese operative

Il Consiglio di Sovrintendenza dell’Istituto per le Opere di Religione (Ior) ha approvato all’unanimità lo scorso 26 aprile il bilancio dell’esercizio 2016 e ha proposto alla Commissione Cardinalizia la distribuzione integrale degli utili realizzati alla Santa Sede. Nel 2016, si legge nella nota dell’Istituto, «lo Ior ha continuato a servire con prudenza e a fornire servizi finanziari specializzati alla Chiesa cattolica in tutto il mondo e allo Stato della Città del Vaticano”. Nel dettaglio, l’Istituto ha servito circa 15mila clienti diffusi globalmente che hanno affidato allo Ior risorse per un valore totale 5,7 miliardi di euro a fine 2016 (5,8 miliardi nel 2015), di cui circa 3,7 miliardi relativi a risparmio gestito e in custodia.

L’Istituto, inoltre, «ha continuato a ridurre le spese operative, che si sono attestate su euro 19,1 milioni contro euro 23,4 milioni del 2015 grazie alla razionalizzazione dei contratti di servizio con terzi». Al 31 dicembre 2016, il patrimonio dell’Istituto al netto della distribuzione degli utili è pari a 636,6 milioni di euro. In più, dallo Ior rendono informano anche sul conseguimento degli altri obiettivi di carattere organizzativo previsti dal business plan 2016. In particolare, risulta consolidata e rafforzato la “governance” e il sistema dei controlli interni. Ancora, il 15 ottobre 2016 è entrata in vigore la Convenzione fra il governo della Repubblica italiana e la Santa Sede in materia fiscale, premessa per l’inserimento della Santa Sede nella “white list” fiscale della Repubblica italiana del 23 marzo 2017.

13 giugno 2017