Insegnamento della religione cattolica, siglata l’intesa Cei – Miur
Il cardinale Bassetti e il ministro Azzolina hanno sottoscritto l’accordo in vista del concorso per gli insegnanti «in possesso del riconoscimento di idoneità rilasciato dall’Ordinario diocesano»
Firmata ieri, lunedì 14 dicembre, dal cardinale presidente della Cei Gualtiero Bassetti e dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina l’intesa in vista del concorso per la copertura dei posti per l’insegnamento della religione cattolica, previsto dall’articolo 1-bis della legge 159/19.
Nell’intesa, sottoscritta in videoconferenza, si ricorda che «la procedura concorsuale è bandita nel rispetto dell’Accordo di revisione del Concordato lateranense stipulato tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana il 18 febbraio 1984, ratificato con legge 25 marzo 1985, n. 121 e dell’intesa tra il presidente della Conferenza episcopale italiana e il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca sottoscritta il 28 giugno 2012, cui è stata data esecuzione con decreto del presidente della Repubblica 20 agosto 2012, n. 175».
Tra i requisiti di partecipazione alla procedura concorsuale «è prevista la certificazione dell’idoneità diocesana di cui all’articolo 3, comma 4, della legge 18 luglio 2003, n. 186, rilasciata dal responsabile dell’Ufficio diocesano competente nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di concorso». Il testo ricorda che i posti messi a bando nella singola Regione per il «personale docente di religione cattolica, in possesso del riconoscimento di idoneità rilasciato dall’ordinario diocesano, che abbia svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione» corrispondano a quanto stabilito dall’articolo 1-bis, comma 2, del decreto-legge n. 126 del 2019. Articolazione, punteggio e criteri delle prove concorsuali e della valutazione dei titoli «saranno oggetto di determinazione da parte del bando di concorso, tenendo presente che tutti i candidati sono già in possesso dell’idoneità diocesana, che è condizione per l’insegnamento della religione cattolica».
Siglando l’intesa, in videoconferenza, Bassetti ha ricordato che «il prossimo concorso costituisce un passaggio importante non solo per la stabilizzazione professionale di tanti docenti ma anche per la dignità dello stesso insegnamento, frequentato ancora oggi – a trentaquattro anni dall’avvio del nuovo sistema di scelta – da una larghissima maggioranza di studenti». Quindi ha rinnovato «la stima e la vicinanza dei vescovi italiani agli insegnati di religione che, con passione e competenza, accompagnano il cammino di crescita delle ragazze e dei ragazzi di oggi». Gratitudine, nelle parole del ministro Azzolina, verso la Cei «per la collaborazione che ci ha consentito di arrivare a questa intesa, che va nella direzione di assicurare, tramite il concorso, la realizzazione delle aspirazioni dei docenti di religione e, al contempo, la funzionalità delle istituzioni scolastiche».
Il nuovo concorso si terrà a circa diciassette anni dalla prima, e finora unica, procedura bandita nel febbraio 2004 in attuazione della legge 186/03, che istituiva i ruoli per l’insegnamento della religione cattolica.
Roma, 14 dicembre 2020