Infanzia, la Garante Garlatti: «Ho chiesto incontro a Draghi per un Recovery plan a misura di bambini»

L’annuncio in audizione alla Commissione bicamerale Infanzia. La richiesta di una riforma dell’Autorità: «Necessari maggiori poteri e una struttura adeguata»

Da una parte il tema della riforma dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, che «ha bisogno di maggiori poteri e di una struttura adeguata»; dall’altra la richiesta di essere ricevuta dal presidente del Consiglio Mario Draghi, «per sollecitare l’introduzione nel Recovery Plan di un capitolo apposito dedicato a infanzia e adolescenza». Sono i due perni attorno ai quali si è articolata questa mattina, 3 marzo, l’audizione della Garante nazionale Carla Garlatti in Commissione bicamerale Infanzia, presieduta da Licia Ronzulli. «Dopo 10 anni dall’istituzione, di fronte a emergenze e sollecitazioni che arrivano dai cittadini, diventa non più rinviabile una riforma di un’Autorità che è chiamata ad assicurare la piena attuazione e la tutela dei diritti e degli interessi delle persone di minore età, come previsto dalle norme internazionali e, in particolare, dalla Convenzione di New York del 1989», ha spiegato. L’obiettivo è quello di «dare piena concretezza alla denominazione di Garante».

In qualche modo, risponde a questa esigenza anche la richiesta di un Recovery plan ” a misura di bambini”. «Il presidente Draghi nel suo discorso di inizio mandato ha parlato più volte di giovani e questo è indice di un’attenzione significativa – ha ricordato Garlatti -. Però, purtroppo, il Recovery Plan riporta interventi diffusi e spezzettati che sarebbe bene portare a coerenza. Nell’analisi della Garante, «la visione del piano, talora, tende a essere adultocentrica». È il caso degli interventi per gli asili nidi, ha citato come esempio, «presentati sotto forma di sostegno alle donne per tutelare l’occupazione femminile. Ovviamente – ha aggiunto – caldeggio ogni supporto che possa aiutare in compiti che, ricordo tra l’altro, dovrebbero essere divisi tra entrambi i genitori. Quello che mi preme sottolineare però è che l’attenzione deve essere posta sui minori: l’Italia sconta ancora una presenza di asili nido a macchia di leopardo, con forti differenze tra nord e sud».

Diversi gli argomenti affrontati nel rispondere alle domande dei parlamentari: dai giudici onorari nei Tribunali per i minorenni ai controlli sulle case famiglia, all’ascolto del minore, alla completa giurisdizionalizzazione dei procedimenti di affido, all’opportunità di linee guida operative da seguire nell’esecuzione dei provvedimenti di allontanamento. Accanto a questo, la Garante nazionale ha risposto anche a domande su spazi per gioco e sport all’aperto, su vaccini, adozioni, scuola e uso e abuso dei social e della rete.

3 marzo 2021