Indi Gregory è morta

La piccola è morta nella notte tra 12 e 13 novembre, dopo il distacco dei supporti vitali. Il padre Dean: «Siamo arrabbiati, con il cuore spezzato, pieni di vergogna». La preghiera del Papa per la bambina, per i suoi genitori e per tutti i bimbi che «in tutto il mondo vivono nel dolore o rischiano la vita»

È morta nella notte tra 12 e 13 novembre, all’1.45 ora inglese, Indi Gregory, la neonata inglese che era tenuta in vita da supporti vitali ai quali l’Alta Corte di Londra ha imposto lo stop. Lo confermano Simone Pillon e Iacopo Coghe di Pro vita, che fanno parte del team legale della famiglia Gregory. «La vita di Indi è finita all’01:45, io e Claire siamo arrabbiati, con il cuore spezzato, pieni di vergogna – è il messaggio del padre della piccola, Dean, ai suoi avvocati -. Il servizio sanitario nazionale e i tribunali non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma le hanno tolto anche la dignità di morire nella casa di famiglia a cui apparteneva».

L’uomo racconta ai suoi legali gli ultimi momenti della figlia accanto alla mamma. «Claire – scrive – l’ha tenuta con sé per i suoi ultimi respiri. Sono riusciti a prendersi il corpo e la dignità di Indi – aggiunge -, ma non potranno mai prendersi la sua anima. Hanno cercato di sbarazzarsi di Indi senza che nessuno lo sapesse, ma noi ci siamo assicurati che fosse ricordata per sempre. Sapevo che era speciale dal giorno in cui è nata».

Nella giornata di sabato 11 novembre anche Papa Francesco si era stretto nella preghiera accanto alla famiglia di Indi, pregando per lei e per i suoi genitori. Il pontefice, aveva reso noto il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni, «rivolge il suo pensiero a tutti i bambini che in queste stesse ore in tutto il mondo vivono nel dolore o rischiano la vita a causa della malattia e della guerra».

Nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri italiano, riunito d’urgenza, aveva concesso la cittadinanza italiana a Indi, per permetterle di ricevere le cure dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, che aveva dato la sua disponibilità, seguendo il desiderio espresso dai genitori. L’Alta Corte di Londra però ha negato ogni possibilità di trasferimento, rifiutando alla piccola anche la possibilità di morire a casa ma disponendone il trasferimento in un hospice per malati terminali, dove, nella notte, è morta.

Affidato ai social il pensiero della premier italiana Giorgia Meloni. «Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, tutto il possibile. Purtroppo non è bastato. Buon viaggio piccola Indi», scrive.

13 novembre 2023