Incontro tra ministero dell’Interno e confessioni religiose

Sul tavolo, le esigenze delle comunità di fede alla luce delle norme del dpcm del 3 novembre 2020. Cei: «Massima attenzione e risposte puntuali»

Le confessioni religiose e cristiane che nei mesi scorsi hanno sottoscritto dei protocolli per contenere la diffusione del coronavirus sono state convocate nel pomeriggio di ieri, 12 novembre, dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno per una videoconferenza. Sul tavolo, le esigenze delle comunità di fede alla luce delle nuove misure previste dal dpcm del 3 novembre 2020 per il contrasto e contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Tra queste, la divisione del territorio nazionale in tre zone – gialle, arancioni e rosse -, con un regime differenziato di prescrizioni a seconda del livello di gravità del rischio.

L’incontro online è stato guidato dal capo Dipartimento, il prefetto Michele di Bari. A rappresentare la Conferenza episcopale italiana, monsignor Roberto Malpelo, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi giuridici oltre che sottosegretario, che parla di un incontro «molto positivo. Si è svolto – riferisce – in un clima cordiale e di grande collaborazione. Ringrazio il prefetto Michele di Bari per l’opportunità di questo momento di riflessione e di confronto. Alle domande poste dai vari culti è stata data massima attenzione e risposte puntuali. Per questo non posso che esprimere gratitudine».

13 novembre 2020