Incontro mondiale famiglie: l’emozione dei relatori romani

Ciccarelli, tra i moderatori dei panel del Congresso pastorale col marito Pier Marco Trulli: «Sento la responsabilità di accompagnare la riflessione». Trincia, moderatore con la moglie Adriana Bizzarri: «Riscoprire la straordinaria attualità delle famiglie nella società»

Alla vigilia dell’apertura dell’Incontro mondiale delle famiglie, domani, 22 giugno, «lo stato d’animo prevalente è quello dell’emozione, pur non essendo la prima volta, ma la quarta, che partecipo a questo speciale appuntamento». Esprime così i sentimenti dell’attesa Emma Ciccarelli, vicepresidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, sentendo «la responsabilità, seppure dopo un’esperienza di 30 anni nell’ambito della pastorale familiare, di accompagnare la riflessione dei partecipanti».

Ciccarelli, mamma di 4 figli, insieme al marito Pier Marco Trulli sarà tra i moderatori dei panel del Congresso pastorale, in particolare quello su “Sposi e sacerdoti insieme per costruire la Chiesa”. « Alla luce dell’esortazione apostolica “Amoris laetitia” di Papa Francesco – spiega -, rifletteremo sull’importanza dell’alleanza tra pastori e famiglie, su quanto questa sia più efficace quando viene vissuta nel rispetto reciproco delle diverse competenze, apportando un beneficio a tutta la comunità parrocchiale e rigenerando poi l’intero territorio».

Anche Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana, modererà insieme alla moglie Adriana Bizzarri un panel su “Giovani e anziani insieme per la Chiesa di domani”. «L’aspettativa rispetto a questo Incontro mondiale è duplice – dice -: da un lato l’auspicio è quello di poter vivere una intensa esperienza di ascolto delle famiglie di tutto il mondo, della Parola e dunque dello Spirito; dall’altro c’è la volontà di riscoprire la straordinaria attualità delle famiglie nella società, a partire dalle testimonianze». Per Trincia, «c’è uno stretto legame tra l’attuale crisi dell’istituzione famiglia e la crisi demografica, quella socio-economica e quella delle vocazioni». Da qui l’importanza di ragionare insieme «dal punto di vista universale della Chiesa, offrendo una dimensione più ampia di riflessione».

21 giugno 2022