Incontro mondiale delle famiglie: l’abbraccio di Roma al mondo

Il via il 22 giugno con il festival “The beauty of the family”, alla presenza di Papa Francesco. Domenica 26 l’Angelus con il mandato alle famiglie di tutto il mondo. I segni di carità per Roma

Sarà l’abbraccio delle famiglie di Roma e del mondo ad accogliere domani sera, 22 giugno, in Aula Paolo VI Papa Francesco, che prendendo parte al Festival “The beauty of the family” aprirà il X Incontro mondiale delle famiglie. Promosso e curato dal dicastero Famiglia e vita e dal Vicariato della diocesi di Roma, l’evento dal respiro internazionale coinvolgerà la Capitale fino a domenica mattina, quando durante l’Angelus Francesco consegnerà il mandato alle famiglie di tutto il mondo, quelle radunate a Roma e quelle che vivranno questo speciale appuntamento in modalità multicentrica e diffusa mediante i collegamenti on-line.

In linea con il tema dell’Incontro – “L’amore familiare: vocazione e via di santità -, la serata di apertura «vuole sottolineare la bellezza della proposta familiare cristiana nella società odierna, portando la testimonianza diretta delle famiglie italiane e romane ma anche di quelle di tutto il mondo». A spiegarlo è stato don Walter Insero, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali del Vicariato, nel corso del briefing con la stampa che ha avuto luogo questa mattina, 21 giugno, in Sala San Pio X, in Vaticano. Fruibile in diretta tv in mondovisione (dalle 18.15 su Rai1) e condotto da Amadeus con la moglie Giovanna Civitillo, il Festival «vedrà un primo blocco di accoglienza – con un collegamento con una parrocchia di Kiev e con la testimonianza del nipote dei coniugi Beltrame Quattrocchi, proclamati beati da Giovanni Paolo  II nel 2001, e con l’intervento degli artisti del Volo – ha spiegato don Insero -, che oltre a portare la loro musica e il loro talento interverranno con le loro famiglie, in dialogo con i conduttori».

In particolare i giovani artisti, che hanno sottolineato con forza il loro «importante e fondamentale legame con la nostra famiglia, la parte più profonda di noi non solo all’inizio della carriera, quando ci siamo ritrovati in un mondo completamente nuovo e inaspettato, ma anche oggi», saranno accompagnati dai genitori e dai fratelli e le sorelle, «che hanno per noi un ruolo non meno importante». Gianluca Ginoble ha detto di avere voluto anche la presenza di «mio nonno, la mia più grande ispirazione e la persona alla quale devo la mia passione per la musica».

Dopo l’arrivo del Santo Padre, spazio a cinque testimonianze di diverse realtà familiari, come quella di «Serena e Luigi, non ancora sposati, con i loro tre figli – ha anticipato Insero -, che racconteranno il loro desiderio di accostarsi al sacramento del matrimonio». Sulla chiamata alla santità nel contesto del quotidiano vivere familiare, «la testimonianza di Roberto e Maria Anselma, i genitori della serva di Dio Chiara Corbella», sono ancora le parole del referente del Vicariato. A seguire, sul tema della riconciliazione e dell’accoglienza, rispettivamente i racconti dei coniugi congolesi Paul e Germaine e della famiglia formata da Pietro ed Erika, che «vivono con i loro figli nella periferia Sud di Roma – ha spiegato ancora Insero – e hanno accolto Irina e Sofia, mamma e figlia fuggite dalla guerra e da Kiev». Per ultima, è prevista una testimonianza «sulla chiamata alla fraternità».

A chiudere il Festival, dopo il discorso e la benedizione di Papa Francesco, la presentazione dell’inno ufficiale del X Incontro mondiale delle famiglie We believe in love, composto da monsignor Marco Frisina «per dire che crediamo nell’amore e nella vita – ha chiosato il sacerdote – e che vogliamo camminare con Cristo», eseguito dal coro della diocesi di Roma accompagnata dall’Orchestra di Macerata, che si esibirà anche venerdì sera, 23 giugno, nel concerto “La gioia della musica”, in programma alle 20.30 nel cortile del Palazzo Lateranense. «Non potevamo non partecipare a questa iniziativa etica e artistica – ha detto Paolo Pinamonti, direttore dell’orchestra e direttore artistico del Macerata Opera Festival -. Eseguiremo due brani giovanili di Mozart e due opere di un altrettanto giovane Schubert».

In conclusione don Insero, sottolineando come l’intero Incontro mondiale «è stato organizzato con sobrietà», ha fatto sapere che tutti gli artisti che prenderanno parte agli eventi hanno aderito a titolo gratuito e che «desideriamo lasciare un segno con opere di carità che rimangano nel tempo». Da qui il sostegno concreto «con quanto si è risparmiato nell’organizzazione di un evento di tale portata» a quattro progetti curati dalla Caritas diocesana. In particolare «a Casa Immacolata, per l’accoglienza di mamme sole – sono le parole di Insero -, al Consultorio familiare del Quadraro, agli empori della solidarietà e alla Casa di accoglienza per malati a Villa Glori».

21 giugno 2022