Incontro all’Eliseo tra Shevchuk e Macron
Il presidente della Repubblica francese ha ricevuto il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina in visita ufficiale in Francia. Tra i temi, l’impegno per il ritorno a casa dei bambini
L’incontro con il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron all’Eliseo ha segnato il primo giorno della visita ufficiale in Francia dell’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina (Ugcc), ieri, 28 ottobre. Ne dà notizia il Segretariato a Roma dell’Ugcc, informando che l’incontro è durato più di 45 minuti. Durante il colloquio, il presule ha espresso «gratitudine per il sostegno all’Ucraina»; sostegno che il presidente francese ha assicurato anche per il futuro.
Macron ha ribadito anche il suo impegno per il ritorno a casa dei bambini ucraini, ricordano «una missione francese a Mosca». Shevchuk da parte sua ha ricordato che «ci sono altre iniziative, come quella vaticana del cardinale Zuppi, e ci sono anche liste coordinate di bambini – si legge nella nota del Segretariato Ugcc -, ma ha anche detto che “la Russia, nonostante questo, rifiuta di restituirli”». Da parte sua, il presidente francese ha sottolineato che «noi continuiamo a sostenere l’Ucraina e a cercare di ripristinare il territorio ucraino, impegnandoci nelle migliori condizioni nel negoziato. L’Unione europea – ha sottolineato – si deve preparare a sostenere l’Ucraina in maniera autonoma».
In visita ufficiale fino al 5 novembre, su invito della Conferenza episcopale francese, il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina si è presentato a Macron come «testimone della speranza ucraina», sottolineando il ruolo di «una Chiesa che lavora incessantemente a fianco e per proteggere la popolazione, aperta a una cooperazione umanitaria anche con il governo francese, assicurando che tutti i progetti saranno definiti con la massima trasparenza, lottando contro la corruzione».
Parlando dei bambini, l’arcivescovo maggiore di Kiev ha chiesto al presidente di «fare particolare attenzione alla situazione delle scuole in Ucraina e all’educazione secondaria», considerando che «oggi, secondo le statistiche ufficiali, 250mila bambini ucraini sono analfabeti». Guardando invece alla situazione dei rifugiati, ha ricordato che sono circa 120mila i «nuovi rifugiati» venuti in Francia a partire dall’invasione su larga scala della Russia, l’80 per cento dei quali donne e bambini, e che la maggior parte delle donne ha un titolo di studio universitario. Quindi si è soffermato sulle difficoltà che «si paleseranno, di nuovo, in questo terzo inverno di guerra». In Ucraina, ha riferito, ogni chiesa è diventata un «hub umanitario», in «una situazione disperata» che conta 14 milioni ucraini forzati a lasciare le loro case, di cui 4,5 milioni si trovano in Europa occidentale.
Diversi gli appuntamenti in agenda in questi giorni di visita, per il presule. Compresi diversi incontri nell’ambito della Conferenza episcopale francese, che culmineranno con il discosro in apertura dell’Assemblea plenaria autunnale, il 5 novembre a Lourdes.
29 ottobre 2024