Incidente ferroviario a Pioltello, la preghiera del Papa

Il messaggio all’arcivescovo Delpini: «Sentita partecipazione al dolore di quanti sono stati colpiti». Intanto si indaga per disastro ferroviario colposo. Il “bilancio”: 3 morti e 46 feriti

Tre morti, tutte donne, e 46 feriti, di cui 5 in modo grave ma nessuno in pericolo di vita. È il bilancio dell’indicente ferroviario avvenuto ieri mattina, 25 gennaio, nella stazione di Pioltello, alle porte di Milano, dove il convoglio di Trenord partito da Cremona e diretto a Milano è deragliato, alle 6.57. La causa più probabile, secondo il direttore territoriale di Rete ferroviaria italiana Vincenzo Macello, presente sul luogo dell’incidente: il cedimento strutturale di una rotaia. Sequestrata la scatola nera del convoglio, insieme ai vagoni, all’intera area del deragliamento e ai documenti su manutenzione e lavori in quel tratto di binari. Si indaga per disastro ferroviario colposo, al momento a carico di ignoti.

«Profondamente rattristato per il grave incidente ferroviario» avvenuto a Pioltello, Papa Francesco esprime all’arcivescovo di Milano Mario Delpini, in un telegramma inviato a suo nome dal segretario di Stato il cardinale Pietro Parolin, «la sua sentita partecipazione al dolore di quanti sono stati colpiti dal drammatico evento». Il pontefice, si legge nel testo, «mentre assicura fervide preghiere di suffragio per coloro che sono tragicamente scomparsi, formula vivi auspici di pronta guarigione per i passeggeri rimasti feriti ed invia di cuore la benedizione apostolica».

Immediata la risposta di monsignor Delpini, presidente della Conferenza episcopale lombarda, che ha seguito lo svolgimento dei fatti da Roma, dove era impegnato con il Consiglio permanente della Cei. «