Incidente a Battistini, Migrantes: «Pericoloso innestare scontro sociale»

Il direttore generale monsignor Perego: «Tutti dovremmo lavorare per giustizia e legalità, unitamente al rispetto della dignità di ogni persona»

Il direttore generale monsignor Perego: «Tutti dovremmo lavorare per giustizia e legalità, unitamente al rispetto della dignità di ogni persona»

«L’episodio tragico e drammatico sulla strada nel quartiere Boccea di Roma che ha visto un automobilista, probabilmente minorenne, ancora una volta travolgere e uccidere una donna e ferirne altre otto, omettendo il soccorso e fuggendo, non può che essere condannato fermamente». Non usa mezzi termini il direttore generale della Fondazione Migrantes, monsignor Gian Carlo Perego, per commentare l’incidente di mercoledì 27 maggio in via Battistini, proprio vicino alla fermata della metropolitana, nel quale è morta la filippina Corazon Peres Abordo, 44 ani, e altre otto persone sono rimaste ferite, tra cui una in modo grave. A bordo, tre pesone di etnia rom.

Questa volta, però, per monsignor Perego, «l’etnia rom dell’automobilista è stata strumentalizzata per fini elettorali e scopi politici che possano  generare uno scontro
sociale, un vero e proprio percorso di odio che rischia di non essere controllato, ma di fomentare ulteriore violenze, se non addirittura altri morti». Per questo la Migrantes auspica che le persone colpevoli dell’omicidio e del ferimento di altre «si costituiscano al più presto e si segua un percorso di giustizia e di pena certa». Al tempo stesso auspica che «si finisca al più presto di incitare con frasi insensate e pericolose e gesti irresponsabili
un percorso di odio razziale. In democrazia il rispetto delle regole vale per tutti, secondo le proprie responsabilità».

Tutti, chiosa il direttore generale, «dovremmo lavorare per la giustizia, la legalità, unitamente al rispetto della dignità di ogni persona, anche di una minoranza, non ancora
riconosciuta nel nostro Paese, quale è il popolo di 170mila rom, che meritano il rispetto che si deve ad ogni persona».

29 maggio 2015