Incendio a Malagrotta, Legambiente: «Allarme qualità dell’aria»

Il presidente per il Lazio Roberto Sacchi: «Durissimo colpo per la gestione del ciclo dei rifiuti e per l’agricoltura del territorio». L’appello a mantenere le precauzioni indicate dalle autorità

Parla di un «durissimo colpo per la gestione del ciclo dei rifiuti di Roma e Comuni vicini, per la qualità ambientale dell’aria e la salute delle persone», Roberto Sacchi, presidente di Legambiente Lazio. Il riferimento è all’incendio divampato mercoledì 15 giugno a Malatrotta, dove si trovano due impianti di trattamento meccanico e biologico (tmb) dei rifiuti e un gassificatore, mai entrato in funzione. Non solo: l’allarme, prosegue, riguarda anche il comparto agricolo territoriale, «a causa della conseguente ricaduta al suolo degli inquinanti». Proprio per questo, «a tutti, in particolar modo a quanti vivono o lavorano nella porzione occidentale della Capitale e a Fiumicino, chiediamo di mantenere tutte le precauzioni indicate dalle autorità, nel tener chiuse le finestre, spenti i condizionatori e indossare se necessario le mascherine».

La colonna di fumo infatti, spiega il presidente di Legambiente Lazio, disperde sempre di più le sue micropolveri da combustione e le diossine e «man mano si fermerà grazie allo sforzo enorme messo in campo nel domare l’incendio. Uno sforzo altrettanto importante – aggiunge – deve essere quello dei Comuni, Roma in testa, nel trovare le immediate soluzioni di conferimento delle frazioni indifferenziate che arrivavano al trattamento meccanico biologico di Malagrotta, ma anche nel porre all’orizzonte un ciclo nuovo che non deve ripartire sotto nuvole di rifiuti inceneriti ma può nascere solo nel solco dell’economia circolare».

Ancora, Sacchi esprime fiducia nell’impegno di Arpa Lazio «per la pubblicazione dei risultati dei monitoraggi in corso che dovranno riguardare, dalle prossime ore, anche i suoli agricoli del quadrante». Allo stesso modo «confidiamo nello sforzo degli inquirenti sulle indagini per individuare le cause che hanno portato a questo ennesimo evento disastroso nel ciclo dei rifiuti, e se arriveranno procedimenti giudiziari, Legambiente presenterà immediatamente la propria richiesta di costituzione come parte civile», conclude. Dalla Regione Lazio intanto l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato assicura che «il servizio sanitario regionale attraverso la Asl Roma 3, l’Istituto Zooprofilattico, il Dipartimento di Epidemiologia e l’Arpa è a lavoro per garantire la sicurezza dei cittadini». E rinnova l’invito a rispettare le prescrizioni indicate nelle ordinanze emesse dal sindaco di Roma e da quello di Fiumicino. «Sono in corso tutte le attività di monitoraggio della qualità dell’aria e della dispersione al suolo che verranno espletate dai tecnici di Arpa e dall’Istituto Zooprofilattico».

17 giugno 2022