Inaugurato l’Emporio Caritas a Ponte Casilino

Febbraio 2008, su Roma Sette l’apertura del supermercato per le famiglie in difficoltà alla presenza del vicegerente Moretti e del sindaco Veltroni

Pane e pasta, biscotti e merendine, prodotti per l’igiene personale e la cura dei bambini, ma anche articoli per la casa, vestiario, cancelleria e giocattoli. Si troverà un po’ di tutto nel nuovo «Emporio della carità», il primo supermercato sociale riservato a persone e nuclei familiari in difficoltà, inaugurato mercoledì scorso alla presenza del sindaco di Roma, Walter Veltroni, e del vicegerente Luigi Moretti. Nato da un’iniziativa della Caritas diocesana in collaborazione con il Comune di Roma ed altre sei associazioni impegnate nel servizio ai poveri (Comunità di S. Egidio), Compagnia di S. Paolo, Circolo S, Pietro, Arciconfraternita di S. Trifone, Banco Alimentare e Associazione Banco Alimentare), l’emporio è un vero e proprio supermercato di 500 metri quadrati, casse automatizzate e carrelli per la spesa.

Unica peculiarità: essere riservato alle persone in difficoltà segnalate dai servizi sociali e dalle varie associazioni coinvolte nel progetto: «L’emporio vuole essere una risposta ad una particolare forma di disagio sociale, quelle delle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese – ha spiegato monsignor Guerino Di Tora, direttore della Caritas diocesana –. Accanto alle tradizionali forme di emarginazione, oggi affiorano nuove condizioni di povertà che, sempre più spesso, coinvolgono interi nuclei familiari. Forme di disagio che ci chiamano ad interventi nuovi, che educhino al consumo critico ed alla condivisione».

In pratica, alle persone in possesso di particolari requisiti sarà concesso un credito di spesa ed una «card» per accedere all’emporio. Ad ogni prodotto acquistato sarà attribuito un punteggio che verrà scalato dalla tessera dell’acquirente. Oltre all’emporio, la «card» permetterà l’accesso a vari servizi gestiti dalle sette associazioni, al Bioparco e allo stabilimento balneare Arca di ostia. «Se c’è una cosa che i poveri non hanno, è la possibilità di scegliere – ha detto il sindaco di Roma Walter Veltroni, che, intervenendo all’inaugurazione dell’Emporio, ha chiuso il suo mandato istituzionale –. I poveri non possono scegliere i pasti, dove dormire o le persone da incontrare. In questo posto, invece, possono fare delle scelte e recuperare la loro dignità. Oggi basta poco per superare la soglia di povertà. Compito degli amministratori è di aiutare le famiglie a tenerla lontano, e, quando questa viene raggiunta, accompagnare chi non ce l’ha fatta».

A maggio partirà la sperimentazione del servizio con i primi 200 nuclei familiari segnalati dai centri di ascolto di via Marsala e di via delle Zoccolette. Entro 10-12 mesi è previsto il funzionamento a pieno regime. Sulla base dell’impegno preso dai circa 35 sponsor pubblici e privati dell’iniziativa, dalla Comunità Europea, dalla Protezione Civile e grazie alla raccolta delle monetine della Fontana di Trevi, si calcola che il bacino di utenza potrebbe superare i 5.000 nuclei familiari. «L’emporio non distribuirà soltanto delle cose – ha spiegato don Paolo Gessaca, responsabile della struttura –. L’ascolto e l’accoglienza saranno le caratteristiche dell’emporio, perché vogliamo essere vicini a chi soffre, educare le persone ad un uso corretto del denaro e al consumo critico». L’emporio di Ponte Casilino è il primo di una rete di strutture simili che con il tempo apriranno in altre zone di Roma. La seconda è già prevista nella parrocchia di San Benedetto mentre altre sono in fase di apertura a Cassino e a Prato (di Massimo Angeli)

17 febbraio 2008