Inaugurata la nuova “Astro-Tac” del Bambino Gesù

Il macchinario per la diagnosi senza dolore nella sede di Palidoro: una “base spaziale”, per trasportare i piccoli pazienti in un viaggio fantastico

Il macchinario per la diagnosi “senza dolore” nella sede di Palidoro: una vera e propria base spaziale, per trasportare i piccoli pazienti nel mondo dell’immaginazione

Una vera propria base spaziale, per trasportare nel mondo della fantasia e dell’immaginazione i piccoli pazienti in procinto di sottoporsi alla Tac. È la nuova “Astro-Tac” inaugurata oggi, mercoledì 21 ottobre, nella sede di Palidoro del Bambino Gesù, nell’ambito della campagna “Ospedale senza dolore”. Un macchinario diagnostico di ultima generazione che consente di ridurre significativamente il ricorso all’anestesia negli esami pediatrici, grazie alla velocità di acquisizione dei dati, limitando nei piccoli pazienti le sensazioni di pericolo, inquietudine, paura e dolore.

Tre gli ambienti principali della “base spaziale”, sviluppata su una superficie di 280 metri quadri: una sala Tac con adiacente locale tecnico e sala comandi; un’ampia “recovery room” e una sala d’attesa. La sala Tac e gli altri locali sono stati decorati e allestiti secondo un progetto grafico che recupera la suggestione dello spazio: il viaggio fantastico tra le costellazioni comincia già dalla sala d’attesa per arrivare alla sala Tac, decorata come l’interno di una navicella spaziale. Tutto per far sentire i piccoli pazienti in procinto di sottoporsi all’esame proprio come dei veri astronauti. Sconfiggendo una volta per tutte le sensazioni di paura e dolore legate a quegli strumenti diagnostici, come appunto la Tac, che prevedono l’inserimento del corpo in un tunnel stretto. «Nei bambini – spiegano i medici del Bambino Gesù – queste sensazioni si traducono in pianto e movimenti incontrollabili, che spesso rendono impossibile procedere con l’esame senza anestesia, a sua volta fonte di stress, anche per i genitori».

A permettere di limitare il ricorso all’anesteria è la grande velocità di acquisizione dati della nuova Tac multistrato, che non richiede più quindi di rimanere fermi troppo a lungo. Due volte più performante delle normali Tac, informano dall’ospedale, «il nuovo macchinario produce immagini ad altissima risoluzione, irradia un bassissimo dosaggio di raggi X e rende possibile la visualizzazione dettagliata non solo degli organi interni del corpo umano, ma anche delle strutture vascolari». Proprio per questo ha un ambito di applicazione molto vasto, «da quello neurologico a quello scheletrico, toracico, addominale, oncologico, ginecologico, vascolare, cardiaco e traumatologico».

L’inaugurazione di questa mattina conclude la campagna di comunicazione “Ospedale senza dolore” lanciata dall’ospedale pediatrico nel novembre 2014. Complessivamente sono stati raccolti 1.235.858,03 euro, destinati all’acquisto dell’Astro-Tac, alla realizzazione degli ambienti dedicati e allo sviluppo degli altri progetti del Bambino Gesù per prevenire, alleviare e controllare il dolore fisico ed emozionale dei bambini, sia durante che dopo il periodo di ospedalizzazione. Molti i donatori che hanno contribuito al raggiungimento di questi obiettivi, tra cui Enel Cuore, che ha contribuito all’acquisto della nuova Tac di Palidoro finanziandolo per il 50 per cento. Accanto alla onlus di Enel, si sono schierate con l’ospedale pediatrico anche tante altre realtà, associazioni e privati cittadini, anche grazie al contributo di diversi media e gli operatori di telefonia che hanno messo a disposizione un numero solidale.

21 ottobre 2015